Rapina armata in oreficeria a Portile
In tre con volto travisato e pistola fanno irruzione al “Ciambellino” e razziano i gioielli, indaga la polizia di Stato
MODENA. Rapina a mano armata venerdì 5 dicembre sera a Portile, con momenti di grande paura di fronte a un vero e proprio assalto.
L’orafo nel mirino
È successo verso le 19.30, quando era già buio fitto. A essere preso di mira è stato il laboratorio orafo “Il Ciambellino” in strada San Martino di Mugnano. Un laboratorio molto conosciuto, di lungo corso, che lavora materiali preziosi e semi preziosi, facendo anche vendita al dettaglio. Luogo che i rapinatori evidentemente tenevano d’occhio da tempo, pensando al colpo. Hanno agito in prossimità dell’orario di chiusura, confidando probabilmente anche nella presenza di poche persone.
La minaccia con le armi
Sull’accaduto al momento di andare in stampa si conoscevano solo alcuni elementi, con indagini in corso da parte della polizia di Stato. Si sa che in negozio hanno fatto irruzione all’improvviso tre uomini, con il volto travisato e armati di pistola. Hanno intimato al personale presente in quel momento di consegnare i gioielli che avevano. Non ci sono stati tentativi di difesa armata: i banditi hanno preso alcuni gioielli e sono scappati via. Nessun ferito per fortuna: il personale è stato solo minacciato con le armi, ma una volta ottenuto quello che volevano i rapinatori se ne sono andati senza picchiare nessuno.
Le indagini
Dall’oreficeria hanno dato subito l’allarme: sul posto la polizia di Stato, con la Volante e la Mobile. Nessuna traccia nell’area dei banditi, ma ieri sera le perlustrazioni erano ancora in corso, anche con l’ausilio delle telecamere. Portile purtroppo non è nuovo a fatti del genere: nel 2011 un’altra rapina in oreficeria finì con il capo banda ucciso da un colpo esploso dalla polizia. Ma ci sono stati anche altri episodi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
