Sassuolo perde un altro pezzo di storia: chiude la Coltelleria Barbieri
Finisce un’epoca in centro storico, con la saracinesca dell’attività rilevata nel 1974 da Carlo Barbieri in via Fenuzzi. La figlia Lorella: «Lavoro fatto sempre con passione, tanti sassolesi hanno sempre dimostrato affetto»
SASSUOLO. Sassuolo perde un’altra attività ultracinquantennale del centro storico. È un altro negozio molto noto ai sassolesi che abbassa la saracinesca per sempre. Si tratta della “Coltelleria Barbieri” di via Fenuzzi, punto di riferimento da decenni per i servizi di arrotino, affila coltelli e piccolo servizio di profumeria. L’attività, rilevata nel 1974 da Carlo “Carlèin, al mulèta” Barbieri, che aveva imparato il mestiere nella coltelleria Corradini di piazza Martiri Partigiani, nell’ultimo ventennio è stata portata avanti dalla figlia Lorella, già con lui dall’età di 14 anni.
La storia
«Ho sempre affiancato mio padre – racconta oggi Lorella Barbieri ripercorrendo la sua storia professionalwe, iniziata giovanissima – fin dai primi tempi, finite le medie e mi ero affezionata al suo lavoro, anche se lui mi chiedeva di stare più che altro nella parte dedicata a negozio. Prima di venire colpito da un ictus, che in poco tempo l’ha portato alla morte nel 2006, mio padre aveva lavorato per 32 anni da Corradini e poi per 30 anni in via Fenuzzi, attività che era stata rilevata da Ugo Lucchi, per decenni sempre in questo stesso stabile». Lorella, appassionata del mestiere, ha di anno in anno affinato anche l’arte dell’affilare i coltelli e, a seguire, anche quella meno impegnativa di duplicare chiavi e intervenire nell’apertura di porte rimaste bloccate. «Quest’ultima parte – aggiunge l’attuale titolare, che chiude per raggiunti limiti pensionistici – era una della arti che mio padre aveva affinato e per la quale veniva richiesta da tanti sassolesi. Un lavoro che lo assorbiva perché fatto con passione e anche oggi tanti vecchi sassolesi, passando davanti al negozio, si fermano per ricordarlo con affetto e come una persona che non faceva distinzione tra giorni di lavoro e domeniche: era sempre al lavoro».
Il futuro
Calano i punti di riferimento sia in centro storico che nel resto della città nella sua estensione, per quei lavori, quegli interventi, che oggi sono diventati quasi fuori dal tempo, anche se i bisogni rimangono inalterati. «Chiudo per dedicare più tempo a me stessa ed ai miei affetti – termina Lorella Barbieri – anche se da più parti ho avuto sollecitazioni a continuare: ma devo essere sincera adesso per me è diventato più faticoso».
