Si rompe tubo dell’acqua in ospedale e due ambulanze vanno in avaria
Ausl: «Al lavoro per ripristinare». Platis (FI): «I mezzi fuori uso sono quattro»
MIRANDOLA. Nel pomeriggio di mercoledì 10 dicembre si è verificata la rottura di una tubatura idrica nel corridoio del Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. A farlo sapere è l’Ausl: «Il guasto, che non ha determinato interruzioni di servizio - aggiunge l’azienda - è già in via di risoluzione e giovedì 11 dicembre l’impianto di riscaldamento sarà ripristinato. Nel frattempo, per riscaldare i locali è stato utilizzato l’impianto a tutt’aria. I tecnici sono intervenuti immediatamente interrompendo il flusso di acqua e aspirando quella fuoriuscita sul pavimento e nella controsoffittatura, mettendo in sicurezza l’area ed evitando così ulteriori danneggiamenti. Per alcune ore è stato interdetto l’utilizzo del corridoio e di un ambulatorio adiacente, con l’allestimento di un percorso alternativo all’interno del Pronto soccorso. L’evento non ha avuto comunque conseguenze su pazienti e operatori, anche grazie all’impegno dei professionisti del Pronto soccorso, degli operatori del Servizio tecnico e dei dirigenti della Direzione sanitaria dell’ospedale e della Direzione di presidio, che hanno lavorato fino a tarda sera per accelerare il ritorno della situazione alla normalità».
Altri due guasti
Nella stessa giornata, sempre nel Distretto di Mirandola, si è verificato un guasto al motore su un’ambulanza in servizio su un codice minore, anche in questo caso senza conseguenze per paziente e professionisti. «Avvisata la centrale operativa dell’accaduto - fa sapere ancora l’Ausl - in pochi minuti è giunto sul posto un altro mezzo, che ha portato a termine il servizio. Nel pomeriggio si è verificato un altro guasto a un’ambulanza, prontamente sostituita da un altro mezzo grazie alla flessibilità della rete del soccorso provinciale, attrezzata per questo tipo di eventi. La Direzione aziendale sta monitorando con attenzione le situazioni contingenti - aggiunge l’Ausl - spesso frutto di usura e deterioramento presenti in alcune aree delle strutture sanitarie, dedicando risorse straordinarie alla manutenzione, con l’obiettivo di rendere questi interventi stabili e costanti anche negli anni a venire».
Platis (FI): «Il parco mezzi è usurato»
Una ricostruzione che però non convince Antonio Platis, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia: «Ho letto con attenzione le ricostruzioni diffuse in queste ore da parte dell’Ausl ma, per amore di verità, ritengo necessario precisare alcuni elementi. Nella notte di lunedì - spiega - un’ambulanza del 118 partita da Mirandola si è fermata, mentre il personale sanitario era diretto a Carpi con un paziente critico. La situazione ha imposto il cambio del mezzo che - la mattina successiva - si è nuovamente bloccato durante un trasporto urgente verso Baggiovara, con un paziente ancora più critico del precedente. La terza ambulanza sostitutiva, nella giornata di giovedì, ha addirittura preso fuoco, mentre la quarta è andata in avaria poche ore dopo. Si tratta di episodi ravvicinati che evidenziano una condizione di usura significativa del parco mezzi, tale da richiedere interventi strutturali e non più semplici correttivi. A volte - denuncia l’azzurro - vengono utilizzate ambulanze con 350.000 chilometri. Apprezziamo che l’Ausl abbia riconosciuto pubblicamente la criticità, ma è altrettanto importante rendere noto quale sia il piano concreto di rinnovo dei mezzi, affinché i professionisti possano operare con strumenti adeguati e i pazienti possano contare su un servizio realmente sicuro ed efficiente, soprattutto in un settore delicato e vitale come l’emergenza-urgenza».
