Ha tempestato di messaggi minatori più di 10 donne: lo stalker “The Fisherman” ai lavori sociali
Il 36enne di Medolla utilizzava quello pseudonimo, “il pescatore”, nelle lettere che lasciava sulle auto, davanti a casa o nella cassetta della posta delle vittime, tra le quali sue ex fidanzate
MEDOLLA. Mandava lettere minatorie firmate con pseudonimi particolari, uno su tutti “The Fisherman”, “il pescatore”. Ma utilizzava anche nomi veri di abitanti del Comune di Medolla. Così un 36enne italiano, un anno fa circa, era finito sotto accusa per avere perseguitato diverse donne, tre delle quali sue ex.
La messa alla prova
Nel frattempo le indagini sono andate avanti ed è emerso come le vittime di questi atti persecutori fossero oltre dieci. Ieri mattina – 11 dicembre – per l’uomo l’accusa è stata derubricata ed è stata ammessa la richiesta di “messa alla prova” avanzata dalla sua difesa: dovrà svolgere 400 ore di lavori socialmente utili. Le vittime sono state in gran parte risarcite.
La vicenda
L’uomo era stato arrestato per atti persecutori a inizio ottobre 2024 dai carabinieri a Medolla, dopo le denunce presentate nei suoi confronti da quattro donne, tre delle quali erano state a lui legate sentimentalmente in passato. “The Fisherman”. Così si firmava in diverse delle missive inviate. Tutto è cominciato quando alcune cittadine hanno trovato le lettere sul cofano delle loro macchine, davanti alle loro case o nella posta. Anche al commissariato di Carpi erano arrivate denunce simili. Le indagini congiunte della polizia di Carpi e dei carabinieri di Medolla avevano infine portato all’individuazione del 36enne italiano. In casa sua, all’epoca della perquisizione, erano state trovate tredici lettere, scritte tutte con la stessa grafia, già pronte per la spedizione. Anche offese, minacce e insulti erano gli stessi. Le indagini poi, come già detto, sono proseguite e alla fine si è arrivati a individuare altre vittime. Ora il 36enne dovrà affrontare un percorso di recupero.
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