Liti e violenza in famiglia: in due anni ritirate più di 700 armi dai carabinieri di Vignola e Sassuolo
Il bilancio degli interventi preventivi nelle Terre di Castelli e nel distretto ceramico: solo nel corso del 2025 sono state distrutte 322 armi anche nella zona di Sassuolo
MODENA. Più di 700 armi ritirate in due anni. Quasi la metà nel corso del 2025, interventi che hanno consentito di evitare pericolose situazioni di conflitti familiari e violenza domestica. Questo il risultato dell’attività preventiva dei carabinieri della Tenenza di Vignola e della Compagnia di Sassuolo. L’obiettivo dei militari è quello limitare i dissidi e la conflittualità domestica, da cui sono scaturiti ben 15 ritiri cautelativi di armi da fuoco ad altrettanti detentori.
I numeri
Oltre ai 15 ritiri, ai sensi dell’articolo 39 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, nel corso del 2025 la Stazioni i carabinieri di Sassuolo e di Vignola, nel distretto ceramico e nell’Unione Terre di Castelli hanno avviato diverse procedure di distruzione complessivamente di 322 armi, consegnate spontaneamente o oggetto di provvedimenti di sequestro penale o amministrativo.
L’obiettivo
Il ritiro cautelativo delle armi rappresenta una misura di carattere urgente e preventivo, adottata nei casi in cui emergano situazioni di potenziale rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica. Una misura che anticipa il divieto di detenzione di armi e munizioni, la cui adozione compete esclusivamente al prefetto. Si tratta di ritiri cautelativi che trovano origine in dissidi tra privati e, soprattutto, in contesti di conflittualità familiare o di violenza domestica, ambiti nei quali risulta fondamentale intervenire con tempestività, riducendo immediatamente ogni possibile fattore di rischio e prevenendo conseguenze ben più gravi. Il territorio controllato dalla Compagnia Carabinieri di Sassuolo e dalla Tenenza di Vignola, caratterizzato anche da una diffusa pratica di caccia, presenta un numero significativo di legittimi detentori di armi. Proprio tale peculiarità rende essenziale un’attività di monitoraggio costante, equilibrata e responsabile, finalizzata a garantire che il possesso di armi avvenga sempre nel rispetto delle condizioni di affidabilità e sicurezza richieste dalla normativa vigente.
