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Scuola 2030

L’assessora Camporota e la sicurezza: «Così miglioriamo la sede della polizia locale alla stazione delle corriere»

di Nadia Xhepa
L’assessora Camporota e la sicurezza: «Così miglioriamo la sede della polizia locale alla stazione delle corriere»

L’intervista rilasciata ai ragazzi del progetto Scuola 2030 della liceo Sigonio di Modena: «Ecco il mio lavoro quotidiano per la città»

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MODENA. Il tema della sicurezza a Modena rappresenta un tema molto discusso nel dibattito pubblico, spesso alimentato da esperienze personali, che rendono la questione prioritaria. Per comprendere come il Comune affronta questa esigenza abbiamo intervistato Alessandra Camporota, assessora comunale ed ex prefetta di Modena, che ha scelto di accettare questa carica dopo quelle precedentemente ricoperte e con tanta voglia di mettersi ancora in gioco per la propria città. «Con i finanziamenti regionali, si spera che l’anno prossimo si riuscirà a ristrutturare e riorganizzare la sede della Polizia Locale alla stazione delle corriere, al fine di diventare un presidio più visibile e più vicino agli studenti e alle studentesse che la frequentano», ha esordito l’assessora.

La sicurezza a Modena

Partendo da qui abbiamo analizzato però cosa significa vivere oggi a Modena: «Quando si parla di sicurezza, si parla di un fenomeno – chiarisce Camporota – che ho potuto toccare con mano dall’osservatorio dello Stato, ossia dalla prefettura e adesso dal Comune. Gli episodi di aggressività sono aumentati in tutta Italia, e anche attraverso le statistiche, si può delineare che anche certi tipi di reati, come rapine e furti, e casi che tendono ad accrescere l’insicurezza, con riferimento alle aggregazioni giovanili, hanno avuto una maggiore presenza ed incidenza. È bene però approfondire le radici e le cause quando se ne parla. Ad esse si affiancano anche i casi di marginalità, come l’aumento delle persone senza dimora, della povertà e degli stranieri senza lavoro».

La strategia

A questo proposito però ha chiarito: «Sul tema, abbiamo partecipato a diversi incontri con la cittadinanza e con le donne in particolare – prosegue – e abbiamo compreso la necessità di impegnarsi per migliorare la sicurezza della città, tema che coinvolge tutte le competenze del Comune. Come? Con l’incremento dell’illuminazione, con la manutenzione delle strade, con maggiori luoghi pubblici dove incontrarsi e spazi del divertimento, rispettando sempre i diritti degli esercenti, e con il potenziamento della figura degli street tutor. Ma anche attraverso una maggiore mobilitazione delle forze dell’ordine e della polizia locale, attività decise dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, un organo quindi di competenza prettamente statale».

Essere donna

A proposito di sicurezza e di donne, l’assessora aggiunge: «In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile nei confronti delle donne, il Comune ha patrocinato svariate iniziative alla quale ho partecipato personalmente, durante la quale si è parlato della paura delle donne tassiste e dell’incremento, a livello nazionale, delle aggressioni che subiscono nei turni di notte. Secondo l’Istat difatti un terzo delle donne fra i sedici e i settantacinque anni ha subito violenza fisica, psicologica o economica, con molti casi in contesti domestici», sottolinea Camporota. Che poi continua: «Anche grazie a questi numeri, si evince quanto la collaborazione fra le diverse istituzioni sia necessaria».

Ex prefetto

Termina parlando del rapporto con l’attuale prefetta di Modena: «Innanzitutto con Fabrizia Triolo ci conosciamo da tanti anni e c’è anche un rapporto di amicizia forte. Inizialmente, non avevo ben calcolato che il passaggio sarebbe stato delicato ma, siccome è una donna molto intelligente, e comunque abbiamo una formazione di base e di addestramento alla collaborazione, entrambe lavoriamo per la collettività con competenze e profili diversi ma con la stessa finalità: ovvero migliorare e accrescere la coesione sociale, io dal punto di vista di ente locale e lei come rappresentante dello Stato nella provincia», conclude.l

*studentessa del liceo Sigonio, classe 4I