Musica spenta a mezzanotte: fischi dai gestori dei locali, applausi dei residenti
Gli esercenti infuriati, i residenti esultano: «Convivere si può»
MODENA. Non ci stanno gli esercenti di via Gallucci. Non convince la nuova ordinanza del sindaco Massimo Mezzetti, che li obbligherà, a partire dal 22 dicembre a spegnere la musica in strada e all’interno dei locali a mezzanotte in punto.
Gli esercenti
«Un locale senza musica è come un corpo senza vita», afferma qualche esercente della via che si reputa molto preoccupato per queste nuove misure, «che il sindaco ha deciso dopo le continue e incessanti proteste dei residenti – commentano- misure alle quali dovremo adattarci, certo, ma che avranno delle conseguenze che a nostro avviso non saranno così positive e che comunque, anche tramite legali cercheremo di rendere meno impattanti per noi». Provvedimenti che hanno come obiettivi più tutela per il riposo dei residenti e maggiore attenzione alla circolazione dei mezzi di soccorso, la Giunta comunale di Modena ha approvato una delibera che introduce due novità significative nel cuore del centro storico: il divieto di autorizzare deroghe ai limiti acustici nelle vie Gallucci, Scarpa, Canalino e in largo Hannover e la riduzione dell’area pedonale di via Gallucci.
«Crolleranno gli incassi»
Numerose erano state le segnalazioni dei cittadini che lamentano disagi legati alla rumorosità e alle difficoltà di transito. In particolare, nelle strade interessate si registrano frequenti situazioni di affollamento, soprattutto nelle ore serali e notturne, dovute alla forte concentrazione di locali e all’elevato afflusso di persone. A questo si aggiunge la diffusione di musica che, secondo i residenti, rende impossibile il riposo notturno. Ora, con queste nuove regole, i titolari dei locali temono che, una volta spenta la musica i locali si svuoteranno e gli incassi potrebbero, secondo le loro stime avere un calo anche del 40 o 50 per cento. «Abbiamo provato a chiedere colloqui con il sindaco e con tutta la giunta-informano – noi vogliamo provare a trovare una mediazione, ma il sindaco e gli assessori sembrano non sentirci. La prossima settimana vorremmo fare il punto con le nostre associazioni di categoria per vedere se almeno loro riusciranno a trovare una mediazione. Che non si lamentino poi - concludono gli esercenti- se il centro si svuoterà e la delinquenza tornerà ad imperversare».
I residenti
Di opinione totalmente contraria -come era prevedibile - sono i residenti della via. «È un primo passo per tornare a vivere ma soprattutto a dormire anche durante i fine settimana come è nostro diritto», afferma un residente di vicolo Santa Maria delle Asse, piccola stradina alla quale si accede solo da Gallucci. «Ormai noi il sabato sera, nonostante i garage sotto casa, avevamo preso l’abitudine di lasciare le nostre automobili sui viali o in qualche zona del centro adibita a parcheggio perché rientrare a casa la sera era diventato impossibile - specifica – Ci abbiamo provato qualche volta- ma fare quel breve tratto di via Gallucci era diventato un incubo, tra gente che ci insultava e ci batteva forte al finestrino. Qualcuno ci ha pure gettato in auto delle bottiglie e ci ha minacciato. Avevamo iniziato ad avere paura. Forse ora qualcosa cambierà, forse non troveremo più vomito ed escrementi umani sotto casa. Questo sarebbe già un buon risultato».
Il Comitato
Della stessa opinione è anche Giuliano Zanni, presidente del “Comitato residenti centro storico”: Finalmente il sindaco ha iniziato ad ascoltare i cittadini. Questa amministrazione sta dando segnali concreti, bene- afferma Zanni – cosa che non aveva mai fatto la precedente. Mi auguro che l’obbligo di spegnimento della musica a mezzanotte che dalla prossima settimana entrerà in vigore in Gallucci e vie vicine possa essere esteso a tutto il centro. Io credo che non penalizzerà gli esercenti – conclude – si tenga presente che questa regola è già in vigore in una città come Rimini e i locali non hanno chiuso, e in molte città europee dove addirittura lo spegnimento della musica è anticipato alle 23».
