Scatoloni e superlavoro per i riders a Natale: «Stipendi fino a 1800 euro»
Anche nel Modenese assunti alcune centinaia di “Natalini”, i dipendenti che lavorano per le festività
MODENA. «I cosiddetti “natalini”, ossia gli assunti per l’aumento delle consegne prima di Natale – spiega Marco Bottura, segretario sindacato Filt Cgil Modena – sono alcune centinaia anche quest’anno nella nostra provincia. Teniamo presente che a Modena e provincia i lavoratori impegnanti nel settore della logistica, comprendendo non solo chi è sulle strade, ma anche chi lavora nei centri di immagazzinamento e smistamento merci, raggiunge circa le 10mila unità».
I numeri
Numeri di tutto rispetto quindi. «Solo i corrieri, ovviamente, sono alcune migliaia - continua Bottura -. Teniamo infatti presente che a Modena operano primarie società (Dhl, Sda, Gls, Fedex e Bartolini) cui si aggiungono Amazon a Spilamberto e UPS a Carpi: queste ultime due sigle però sono centri di smistamento merci, ossia da lì non partono i furgoncini che vediamo successivamente arrivare nelle nostre case con i pacchi di Natale, bensì i tir che vanno a caricare le merci da trasportare nei numerosi centri di distribuzione presso cui si presentano i corrieri».
Gli stipendi
Da ricordare anche chi ci consegna i pacchi, peraltro, non è quasi mai dipendente delle grandi società attive sul territorio: «Chi gira con il furgone – prosegue il sindacalista della Cgil – quasi sempre lavora certamente con un contratto a tempo indeterminato, ma per società che ottengono la commessa in appalto da queste grosse imprese citate. Sono appunto a tempo indeterminato, ma lo stesso vivono la precarietà legata a un appalto che può sempre terminare. Sono, in questo periodo, lavoratori tartassati dal molto lavoro e corrono anche il rischio continuo legato al fatto di essere ogni ora sulle strade, peraltro se causano un qualche danno ai furgoni la loro società gli imputa anche il pagamento totale o parziale detraendo i soldi dalla busta paga. Quest’ultima, se parliamo di corrieri, può variare dai 1400-1500 del minimo fino a 1700-1800 euro a cui aggiungere gli straordinari molto elevati nel periodo. Una cifra che appare abbastanza decente, ma appunto teniamo conto del superlavoro e dei rischi legati all’essere sempre sulle strade e a contatto di clienti non sempre coì gentili».
Poste Italiane
Ai privati si aggiunge inoltre la presenza forte delle consegne effettuate da Poste Italiane attraverso la propria rete che raggiunge altre migliaia di pacchi. «Un settore, quello della logistica e delle consegne, nel quale sta scalando rapidamente posizioni anche Poste» chiosa Francesco Balzano, numero uno della Slp Cisl Emilia Centrale. «Tanto è vero – prosegue – che il nostro sindacato è riuscito ad ottenere un accordo che porterà, dal prossimo febbraio, all’assunzione di 45 persone presso Poste Italiane per la provincia di Modena. Unità che andranno ad allargare la capacità di consegna della flotta del gruppo sul territorio. : parliamo di ex portalettere precari che ora avranno finalmente un contratto a tempo indeterminato».
Chi sono i riders
Ma chi sono i cosiddetti “raiders”, il recente rapporto Fairwork Italia di Inapp con la Sapienza e Oxford Internet Institute ha riassunto una sorta di identikit. Più di tre quarti sono uomini d’età compresa tra i 30 e i 49 anni, ha completato l’istruzione secondaria (45%) e il 20% di loro è laureato. La metà dei lavori riguarda la logistica (il 36% consegna di cibo, il 14% distribuzione di merci e pacchi) , un altro 10% i servizi domestici e il 5% il trasporto di passeggeri. Il 48% degli intervistati dichiara inoltre che il reddito guadagnato è una parte importante del bilancio familiare e per il 32% è essenziale per soddisfare le proprie esigenze di vita. Ma non solo. Dal Rapporto è emerso che il lavoro tramite piattaforme digitali in Italia oggi è frammentato in diverse forme contrattuali di cui la prevalente è quella del lavoro autonomo con il 57,6% a cui va aggiunto il 31% dei gig workers che opererebbe «senza un contratto di lavoro scritto».
