Arrestata coppia di finti carabinieri. Truffa a anziani da 20mila euro
La loro auto è stata intercettata a Maranello e seguita fino a Zola Pedrosa
MARANELLO. Monili in oro per un valore complessivo di circa 20mila euro, consegnati con la convinzione di collaborare con le forze dell’ordine. È questo il bottino della truffa messa a segno ai danni di una coppia di anziani residenti a Zola Predosa, nel Bolognese, che ha portato all’arresto di due presunti truffatori. La loro auto è stata intercettata dai carabinieri nel territorio comunale di Maranello, al termine di un’attività di controllo mirata contro i reati predatori, ed è stata pedinata fino a Zola Pedrosa dove la coppia ha raggirato la coppia.
L'intervento
In manette sono finiti un 39enne e una donna di 22, entrambi di origine campana. I fatti risalgono a martedì mattina. Secondo quanto ricostruito dai militari del Nucleo operativo e radiomobile di Sassuolo e Modena, con il supporto della Stazione di Savignano, i due avrebbero agito seguendo un copione ormai noto, prendendo di mira persone anziane. Presentatisi come carabinieri, i truffatori avrebbero parlato di presunti accertamenti giudiziari in corso, riuscendo così a convincere la coppia a consegnare tutti i gioielli in loro possesso. Parte dei monili sarebbe stata prelevata anche da una cassetta di sicurezza bancaria. Un raggiro costruito con precisione, facendo leva sul timore di possibili conseguenze e sulla fiducia riposta nell’uniforme.
I carabinieri, già impegnati in servizi di controllo sul territorio modenese, hanno intercettato il veicolo a Maranello, dove nelle ore precedenti erano stati segnalati tentativi di truffa ai danni di altri anziani. All’interno dell’auto è stata rinvenuta l’intera refurtiva, poi restituita ai legittimi proprietari. Nel corso degli accertamenti è emerso che l’uomo di 39 anni risultava già sottoposto agli arresti domiciliari a Napoli per reati analoghi, configurando anche il reato di evasione. La coppia è stata arrestata in flagranza per truffa aggravata in concorso e continuata.
Mercoledì il tribunale di Bologna ha convalidato gli arresti. L’uomo, già recidivo, è stato condannato a tre anni di reclusione e a 1.200 euro di multa, con applicazione della custodia cautelare in carcere. La donna, incensurata, è stata invece liberata con pena sospesa e il beneficio della non menzione della condanna.
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