Gazzetta di Modena

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Scuola 2030

Boom di presenze sul Cimone tra sciatori e après-ski

di Carlotta Frodati, Elena Medina, Dalida Bertoncelli*
Boom di presenze sul Cimone tra sciatori e après-ski

La stagione è ripartita alla grande, l’istruttore Cerfogli: «Il nostro Appennino è attrattivo e pieno di servizi»

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MODENA. Boom di ritorni sulle piste del Cimone. La montagna più alta dell’Appennino settentrionale, meta storica dell’Emilia - Romagna e Toscana ritorna in auge reinventandosi come meta non solo per lo sci ma anche per il divertimento dei giovani offrendo concerti, après-ski e tanto altro divertimento. Dobbiamo dirlo: quest’anno il Cimone sembra ancora più vivo. Le piste sono aperte e vanno bene sia per chi sa già sciare che per chi vuole solo farsi due discese tranquille con gli amici. Le scuole sci sono piene di persone appartenenti a varie fasce d'età.

L’istruttore di sci

Ce ne parla l'istruttore di sci Nicola Cerfogli, 45 anni, maestro di sci dal 2009 e direttore della Scuola Sci di Sestola dal 2019, racconta una stagione partita con il piede giusto. «Le piste hanno aperto già il 6 dicembre e il primo weekend ha registrato un’ottima affluenza, favorita dal bel tempo». Negli anni il profilo degli sciatori è cambiato: non aumentano gli esperti, ma cresce l’età media degli appassionati, sempre più spesso adulti tra i 30 e i 40 anni. Il costo dello sci, legato alle elevate spese di gestione di impianti e innevamento, incide sulle scelte delle famiglie.

La perla dell’Appennino

A rendere unica Sestola, secondo Cerfogli, «è il paesaggio appenninico, ricco e variegato, insieme alla tradizionale cordialità dell’accoglienza locale». Per chi vuole iniziare a sciare, l’istruttore sottolinea l’importanza delle prime lezioni con un maestro, fondamentali per imparare movimenti e sicurezza. Tra gli aspetti più belli del suo lavoro, Cerfogli cita «la vita all’aria aperta e la soddisfazione di vedere gli allievi progredire e appassionarsi». Consiglia di sciare nei giorni feriali per trovare piste più libere. A Passo del Lupo i servizi sono comodi: noleggi di attrezzatura direttamente sul posto e molte attività proposte dalla scuola sci, dai corsi collettivi ai camp di yoga e snowboard, fino allo Snowboard Club per i più giovani. La sensazione dello sci, conclude Cerfogli, è «un senso di assoluta libertà», e invita tutti i lettori a scoprire l’Appennino modenese, facilmente raggiungibile e ricco di bellezze naturali.

La parola dell’istruttore

La parte più bella però arriva nel pomeriggio, quando la giornata sulle piste sta finendo. Gli après ski del Cimone sono diventati ormai un super punto di ritrovo. Ce ne parla Ivan Bertoncelli, amante della montagna e partecipante annuale degli apres ski. «Ogni anno torno a Sestola e, dopo l’ultima discesa, l’après-ski è per me un rito irrinunciabile. Mi piace entrare in un locale con la musica, ancora in abbigliamento da sci, e concedermi sempre un buon bombardino, una bevanda calda a base di zabaione e liquore, perfetta dopo la fatica sulle piste. È il momento che preferisco: quello in cui mi sento spensierato, rilassato e posso godermi l’atmosfera conviviale, chiacchierando e lasciandomi alle spalle la stanchezza della giornata».

Gli après ski

«Quest’anno gli après-ski sono organizzati bene e senza complicazioni. Di solito iniziano verso le quattro e mezza, quando chiudono gli impianti, e vanno avanti fino a prima di cena. Gli orari sono chiari e si sa sempre quando cominciano. Ci sono diversi punti di ritrovo, sia vicino alle piste sia in paese, e tutto è abbastanza ben coordinato. Durante la settimana è più tranquillo, mentre nel fine settimana c’è un po’ più di movimento e qualche evento in più, come musica o iniziative particolari. Non è nulla di caotico: l’organizzazione è semplice, ordinata, e permette a tutti di godersi il dopo-sci con calma. In sostanza, quest’anno funziona tutto come dovrebbe, senza stress e con piacere». La musica si sente da lontano, la gente balla ancora con gli scarponi e c’è quell’energia che ti fa venire voglia di restare anche se sei stanco dopo aver sciato. I locali del comprensorio stanno preparando tantissimi eventi: dj set, aperitivi sulla neve, pomeriggi a tema e serate pensate soprattutto per i ragazzi. È un modo diverso di vivere la montagna, un po’ più “social” e meno tecnico. Anche chi non scia può salire, farsi una passeggiata o semplicemente stare con gli altri: alla fine il bello è stare insieme.

Sport e divertimento

Il Cimone è quindi diventato davvero il punto di riferimento dell’inverno per noi giovani della zona. È vicino, c’è atmosfera, si sta bene e non serve essere grandi sportivi per divertirsi. La neve è solo il pretesto: quello che conta è la compagnia, le foto, le risate e quel mix di musica e freddo che ti rimane addosso anche quando torni a casa. E se questa è solo l’inizio della stagione, promette benissimo.

* studentesse del Liceo Venturi, Classe 4E