Gazzetta di Modena

Modena

Il caso Remigrazione

Remigrazione, protesta per l’evento con Casapound che trasloca in una location segreta

di Manuel Marinelli

	Il presidio antagonista al Modena Due
Il presidio antagonista al Modena Due

Sabato 20 dicembre alle 11 piedi della Ghirlandina il sit-in promosso dal Pd

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MODENA. Alla fine l’evento si è fatto. Ma in una location segreta e non presso la sede di Aretè al direzionale 70 in via Giardini. Parliamo della serata di presentazione del Comitato Remigrazione che annoverava tra i suoi relatori esponenti di estrema destra tra cui membri di Casapound. La tesi principale? Riportare gli immigrati a casa loro. Il trasloco è stato comunicato nel primo pomeriggio di venerdì 19 dicembre, a poche ore dalla serata prevista per le 21 per motivi legati «alla grande affluenza prevista» si legge nel volantino nuovo, che indicava anche i numeri da contattare per ricevere l’indirizzo segreto.

«Non c’è spazio per i fascisti»

Nel frattempo, verso le 18.30, una cinquantina di persone si sono radunate nel parcheggio del direzionale Modena Due, a pochi passi da dove si sarebbe dovuto tenere l’evento di Remigrazione, per una manifestazione antagonista pacifica «perché a Modena non c’è spazio per i fascisti». Dunque, tutto tranquillo. Anche se non si può dire lo stesso della vigilia dell’evento, come testimonia anche la presenza di una camionetta e una volante della polizia, oltre a una gazzella dei carabinieri al direzionale 70 per precauzione. Invece tutto è filato liscio.

Arriva Modena resiste

Ma le manifestazioni antagoniste non sono finite qui. Sabato 20 dicembre alle 11.30 presso il sacrario della Ghirlandina in piazza Torre è in programma ‘Modena Resiste’, presidio antifascista promosso da tutte le forze antifasciste e democratiche in contrasto a Remigrazione con il Pd in prima fila. «Fascisti e razzisti, che possono anche cambiare nome, ma hanno il linguaggio e la violenza di sempre, non sono i benvenuti» le parole di condanna espresse dal Pd modenese rappresentato dalla segretaria della Federazione provinciale Marika Menozzi, dal segretario cittadino Diego Lenzini, e dal segretario dei Giovani Democratici della provincia Matteo Silvestri. «Le posizioni di questo sedicente comitato – commentano – rappresentano uno vero e proprio sfregio alla città di Modena, insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza, una città e una comunità che hanno sempre posto al centro i valori dell’antifascismo, della democrazia e dell’inclusione. La risposta di Modena e dei modenesi deve essere chiara e ferma: non c’è spazio per chi promuove odio».

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