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La sentenza

Insegue la ex in casa con un coltello davanti alla figlia piccola: condannato a sei mesi di carcere

di Daniele Montanari
Insegue la ex in casa con un coltello davanti alla figlia piccola: condannato a sei mesi di carcere

Il 37enne aveva anche scaraventato la donna contro un muro mandandola al pronto soccorso

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FORMIGINE. Ha minacciato col coltello in casa la sua ex, davanti alla loro bambina. Che ha assistito anche a un altro episodio di aggressione domestica. Lui ha tentato di dire che “era tutto normale” all’interno delle dinamiche di coppia. Di diverso parere il giudice, che gli ha dato una pena anche superiore a quella chiesta dal pm.

La rottura e la gelosia

Protagonista della vicenda, l’ennesima di violenza tra le mura domestiche, è un giovane formiginese ora 37enne. La vittima è la sua ex fidanzata, anche lei italiana, oggi di 31 anni. La convivenza che aveva portato anche alla nascita di una bambina è andata in crisi irreversibile nel 2023, quando i due hanno deciso di lasciarsi. Lui però non si rassegnava all’idea e ha cominciato a fare anche scenate legate alla gelosia.

Inseguimento col coltello

Il primo grave episodio risale al dicembre 2023, quando al culmine di un litigio ha avuto una reazione choc: ha inseguito la 31enne per la casa con un coltello in mano. Poi per fortuna quando l’ha raggiunta il coltello è rimasto solo una terribile minaccia, e non le ha fatto niente. Ma lo spavento è stato fortissimo. L’altro episodio è accaduto nel maggio del 2024. Ancora un acceso litigio in casa, al culmine del quale lui l’ha scaraventata contro un muro. Le grida hanno richiamato l’attenzione dei vicini, che hanno chiamato i carabinieri. Lei ha riportato lesioni ed è andata a farsi medicare in Pronto soccorso, dove è stata dimessa con 3 giorni di prognosi per le ecchimosi riportate.

La denuncia e le indagini

La denuncia che ne è scaturita ha portato la Procura ad aprire nei confronti del ragazzo un fascicolo per lesioni e minacce aggravate dal fatto che la bimba ha assistito agli episodi. Su consiglio del suo avvocato (Elisa Baldaccini), il 37enne ha scelto il rito abbreviato, che consente di avere lo sconto di un terzo della pena. Lui ha minimizzato gli episodi, dicendo che la ex non era attendibile e che si era trattato di reazioni di legittima difesa di fronte ad aggressioni di lei. La donna invece, costituita parte civile con Henrich Stove, ha ribadito la gravità delle aggressioni, che hanno avuto anche i vicini testimoni e l’intervento dei carabinieri. Il pm aveva chiesto quattro mesi, il giudice ieri – venerdì 19 dicembre -ne ha sentenziati sei, più 5mila euro di risarcimento

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