Perseguita e picchia l’ex compagna: bloccato in centro e portato in carcere
Un 23enne tunisino ossessionava la donna, che l’ha denunciato: «Ho vissuto mesi di terrore, non sapevo più come proteggermi»
MODENA. Un fine settimana segnato dalla paura per una donna modenese si è concluso con un arresto nel cuore della città. I carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia di Modena hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 23enne tunisino, accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Modena, è il risultato di un’indagine avviata dopo le drammatiche dichiarazioni della vittima: «Vivevo nel terrore, non sapevo più come proteggermi».
Il terrore della donna
Secondo quanto ricostruito, l’incubo per la giovane era iniziato almeno dal gennaio scorso. Dopo la fine della relazione, il ragazzo avrebbe intrapreso una spirale di violenza e minacce, alimentata da gelosia e risentimento. «Mi diceva che mi avrebbe fatto del male, che non avrei mai potuto liberarmi di lui», ha raccontato la donna agli inquirenti. Non solo parole: la vittima ha denunciato anche ripetute aggressioni fisiche, che hanno reso la sua quotidianità un inferno.
L’ultimo episodio
L’ultimo episodio si è verificato sabato pomeriggio – 20 dicembre – nelle vie del centro di Modena. Il giovane, incontrata la ex, l’avrebbe nuovamente aggredita. Solo l’intervento di alcuni familiari ha permesso alla ragazza di contattare il 112. La pattuglia dei carabinieri è arrivata in pochi minuti, bloccando l’uomo e conducendolo in caserma. Gli accertamenti hanno confermato che il tunisino era già destinatario di un provvedimento restrittivo per la gravità dei comportamenti pregressi. Ora si trova nel carcere di Modena, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Gli atti persecutori
Gli atti persecutori, comunemente noti come stalking, sono disciplinati dall’articolo 612-bis del Codice Penale. La norma punisce chi, con condotte reiterate, minaccia o molesta qualcuno, provocando un perdurante stato di ansia o paura, o costringendo la vittima a modificare le proprie abitudini di vita. La pena prevista va da un anno a sei anni e sei mesi di reclusione, aumentata in caso di violenza fisica o se la vittima è un ex partner. Secondo i dati Istat, in Italia una donna su tre ha subito almeno una volta nella vita comportamenti persecutori da parte di un partner o ex partner. Le forze dell’ordine invitano chiunque si trovi in situazioni simili a denunciare immediatamente, contattando il 112 o il numero antiviolenza 1522, attivo 24 ore su 24.
