Gazzetta di Modena

Modena

Episodio choc

Assalto armato in villa, famiglia in ostaggio: la banda fa razzia poi fugge su un’Audi Q7

di Mattia Vernelli

	Le indagini della polizia scientifica nella villa
Le indagini della polizia scientifica nella villa

È avvenuto in pieno giorno in strada Montanara alla villa “Rovina”: le vittime sono state legate e minacciate. Dopo aver svaligiato la casa i ladri hanno rubato un’auto dal cortile e sono fuggiti verso Pavullo

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MODENA. Sono stati legati e derubati da una banda di ladri che ha fatto irruzione in casa a volto coperto. Le armi puntate contro, le urla e le minacce per farsi consegnare tutti gli oggetti di valore. Minuti che sono sembrati ore per la famiglia, uno choc impossibile da dimenticare. Le vittime sono i proprietari di “villa Rovina” in strada Montanara, in cui ieri mattina si è consumata una violenta rapina a mano armata.

L’assalto alla villa

L’episodio choc è avvenuto intorno alle 9, quando una banda composta da 5-6 ladri, dalle prime ricostruzioni provenienti dall’Est Europa, è riuscita a entrare nella villa. Non è chiaro come siano giunti sul posto, ma si sa come sono fuggiti: dopo aver fatto razzia, hanno rubato anche l’auto della famiglia, un’Audi Q7. La casa si trova nelle campagne accanto alla tangenziale Rabin, vicino ai Torrazzi, poco distante dal fiume Panaro. Una zona piuttosto isolata, di ville e case indipendenti: i vicini, scesi in strada all’arrivo delle forze dell’ordine, raccontano di non aver sentito nulla. Né l’arrivo della banda, e tanto meno la successiva fuga. Hanno agito con grande circospezione, incappucciati, scavalcando le cancellate e attraversando il vasto giardino della villa, ben consapevoli della presenza della famiglia all’interno della casa, pronti a immobilizzarli e fare razzia. E così è stato: una volta entrati – probabilmente forzando la porta – hanno puntato le armi contro i proprietari di casa. Li hanno minacciati, legati e tenuti in ostaggio, intimando loro di consegnare tutti gli oggetti di valore. Il colpo è durato diverse decine di minuti, poi i ladri sono scappati.

L’intervento della polizia 

L’allarme al 112 è scattato diversi minuti dopo, quando i proprietari sono finalmente riusciti, ancora sotto choc, a slegarsi. All’arrivo della polizia la villa era completamente sottosopra: c’erano oggetti sparsi ovunque e gli evidenti segni del passaggio dei ladri, che hanno perlustrato i tre piani della villa. Le indagini all’interno della casa sono durate diverse ore, e sono state condotte con il supporto della polizia scientifica, per analizzare gli ambienti e rilevare eventuali tracce di dna.

L’oggetto dimenticato

L’Audi Q7 non è l’unica che la banda ha tentato di portare via: la polizia ha infatti trovato all’interno di un’altra auto della famiglia una sacca che i ladri, durante la rapina, hanno lasciato nell’abitacolo, contenente chiavi e strumenti da scasso. Materiale utile alle forze dell’ordine per ricostruire quanto accaduto così come gli altri oggetti repertati e accanto ai quali sono stati messi i segnaposto della scientifica, per poi essere trasportati in laboratorio per ulteriori approfondimenti.

Ladri in fuga: è caccia all’Audi rubata

È caccia all’Audi Q7 scura rubata nel cortile della villa. Le ricerche sono concentrate soprattutto nella zona di Pavullo e in generale nell’Appennino, dove sembra che siano fuggiti. Il tragitto percorso a tutta velocità della banda da strada Montanara si snoda lungo la tangenziale per poi proseguire verso l’Appennino. La fuga è iniziata ben prima della chiamata al 112, probabilmente mentre le vittime erano ancora legate. I ladri hanno quindi imboccato la tangenziale e raggiunto la rotonda del Grappolo, lasciandosi alle spalle la città. Si sono quindi diretti verso Pavullo, e non è chiaro se abbiano attraversato i centri cittadini presenti nelle vicinanze o se abbiano scelto le strade secondarie di campagna. La via più rapida è la Nuova Estense, che attraversa Montale, Pozza e Colombaro, zone in cui sono presenti numerosi varchi in cui l’auto potrebbe essere stata immortalata dalle telecamere. Una volta raggiunta Torre Maina, hanno proseguito la loro fuga proprio sulla Nuova Estense, dirigendosi verso Pavullo. Gli agenti si sono messi sulle loro tracce e hanno avviato le ricerche subito dopo la chiamata al 112. A setaccio dunque, le zone appenniniche con la collaborazione delle forze dell’ordine locali. La banda è ancora nel territorio modenese e si è nascosta da qualche parte? Oppure ha già varcato i confini di altre province o di altre regioni? Ci sono ulteriori complici? Sono domande a cui gli agenti stanno cercando di trovare risposta.