“Quando c’era Silvio” nuova hit degli après-ski: il videoclip girato a Modena
La canzone di dj Matrix, disc jockey di Schio, e Matt Joe sta diventando virale nei party sulla neve e non solo. Nel video appena pubblicato compaiono il parco Novi Sad e alcuni esercenti: «Tempi stretti, studio di registrazione e collaborazione, tutto è nato così»
MODENA. Parte come una battuta da bar e finisce dritta in trend: “Quando c’era Silvio si stava molto meglio”. Che poi, a guardarla bene, è già tutto lì: il titolo, la provocazione a un altro periodo storico, la “nostalgia”, la risata. Ci riferiamo alla nuova canzone “Quando c’era Silvio” di dj Matrix – disc jockey di Schio – e Matt Joe, uscita da pochissimo e che, nonostante ciò, ha già fatto quello che prometteva: far ballare migliaia di giovani negli après-ski sulla neve ma anche dividere.
Il videoclip a Modena
E ve ne parliamo non solo per quanto corre sui social, dove c’è chi grida allo scandalo, chi parla di satira, e chi di semplice “cazzeggio dance”. Ma anche perché guardando il videoclip della canzone su Youtube, online da poche ore, si può notare che sullo schermo scorre Modena. La nostra città. Il parco Novi Sad, la ruota panoramica, un barbiere qualsiasi con alle spalle qualche sticker dei tifosi del Modena appiccicato al muro. Ma perché da noi? La risposta, inizialmente, era arrivata con una strizzata d’occhio social: “Per par condicio”, aveva risposto dj Matrix in persona sotto a un suo post Instagram a tutti gli utenti modenesi che chiedevano conferma della location, sottolineando poi sulle storie anche che si trattava di “un videoclip fatto per persone che hanno voglia di cantare, ridere e scherzare senza morale”. Poi, tolta la musica di sottofondo, la spiegazione è stata molto meno simbolica e molto più pragmatica: “Tempi stretti, studio di registrazione con sede a Modena, collaborazione rapida con gli esercenti”. Così ci ha confermato lui quando lo abbiamo intervistato: solo logistica e praticità.
Una hit a tutto volume
Intanto, il pezzo macina ascolti, perché il testo non gira attorno al problema: lo prende di petto, lo infila in quattro quarti e lo fa ballare. “Si alza tutto tranne lo stipendio”, “lavoro per pagare le bollette”, “ci voglion quarant’anni per un mini appartamento”. Cronaca quotidiana, più che politica. E poi arriva lui, Silvio, evocato come un meme eterno, con “un solo vizio a forma di trapezio” e il caso del bunga bunga trasformato in filastrocca da pista… Si tratta di un brano che gioca con l’immaginario di un personaggio che ha segnato trent’anni di storia italiana, nel bene o nel male. Di un testo che mescola bollette, Champions League, Trump e mini appartamenti. E di un video girato tra un parco pubblico e un barbiere di quartiere. Un nostro quartiere. Tutto insieme, tutto volutamente sopra le righe, tutto pensato per essere cantato a squarciagola.
