Il 2025 di Modena in 10 foto: da Mattarella al Giro d’Italia. E poi Hamilton in rosso, il rave di Campogalliano e…
Ora che il 2025 si avvia alla conclusione, è il momento di fermarsi un attimo e guardare indietro. E magari, insieme, provare a capire cosa resterà nel 2026. Noi ci abbiamo provato. E per voi? Quali sono i momenti più significativi di questo 2025?
MODENA. Ci avete scelto ogni giorno. Per informarvi, per capire cosa stava succedendo sotto i vostri occhi, per leggere notizie, curiosità, storie tutte modenesi. Avete sfogliato queste pagine per seguire la cronaca, lo sport, la politica, i volti e i cambiamenti di una città. Della nostra città. Ora che il 2025 si avvia alla conclusione, è il momento di fermarsi un attimo e guardare indietro. E magari, insieme, provare a capire cosa resterà nel 2026. Per questo la Gazzetta ha selezionato dieci eventi che hanno inevitabilmente segnato l’anno che sta per passare e quello che verrà. Dieci storie diverse per natura e peso, ma unite da un filo comune: raccontano una città che cambia, che si interroga, che a volte si divide, ma che continua a muoversi. Non è una classifica e non è un bilancio definitivo. È una mappa. Dieci punti per orientarsi dentro un anno denso, attraversato da emozioni, svolte storiche, ferite e rinascite. Dieci fatti che aiutano a capire non solo cosa è successo, ma anche che direzione sta prendendo Modena, mentre il 2026 è già alle porte.
1) La foto è stata già storia. Lewis Hamilton davanti a Maranello, in rosso Ferrari, nel suo primo giorno ufficiale da pilota del Cavallino. È gennaio quando il sette volte campione del mondo pronuncia parole che fanno vibrare anche Modena: «Ho realizzato il sogno di correre in rosso». Un passaggio simbolico che va oltre la Formula 1.
2) Strade addobbate, balconi vestiti a festa, una città che si ferma. La partenza della dodicesima tappa del Giro d’Italia il 22 maggio riporta Modena al centro della grande festa del ciclismo internazionale. Dal cuore della città, sotto la Ghirlandina, Modena ritrova un evento che mancava dal 2021.
3) La visita del presidente Sergio Mattarella al Mak P 100, il tradizionale evento con degli allievi dell’Accademia militare. Un riconoscimento istituzionale che porta Modena al centro dell’attenzione nazionale e che rafforza il legame tra la città e i valori costituzionali.
4) Il 18 luglio viene ultimata la trasformazione di piazza Sant’Agostino per i mesi estivi, forse il simbolo più visibile del cambiamento urbano. Un luogo storico che si rinnova, tra cultura, spazi pubblici e nuova vivibilità. Un intervento che guarda al futuro e ridisegna il rapporto tra cittadini e centro storico, proiettando Modena verso una nuova idea di città. E chissà che non diventi una sistemazione definitiva...
5) Il femminicidio di Alice Neri era una ferita che Modena portava aperta dal 2022. La condanna a 30 anni di Mohamed Galoul avvenuta il 23 luglio ha segnato un punto fermo, giudiziario e umano. Non ha cancellato il dolore, ma ha restituito un senso di giustizia a una famiglia e a un’intera comunità. Il 2025 è stato l’anno in cui una vicenda drammatica trova finalmente una risposta, diventando anche un monito e un punto di riflessione sul tema della violenza di genere.
6) Il 28 settembre il Modena batte il Pescara per 2-1 e si prende il primo posto solitario in classifica. In Serie B non succedeva dal maggio del 2002 quando alla guida dei canarini c’era De Biasi. Ora i canarini sono scesi di qualche posizione, ma l’entusiasmo in città rimane alto. Si guarda al 2026 con ambizione e coraggio.
7) C’é un’immagine potente e divisiva che ha segnato un intero anno: migliaia di modenesi che bloccano la tangenziale per chiedere pace e lanciare un messaggio di solidarietà dopo gli arresti degli attivisti della Flotilla diretta a Gaza. Una manifestazione imponente, che ha fatto discutere, ma che racconta una città capace di mobilitarsi e prendere posizione su uno dei conflitti più drammatici del nostro tempo.
8) Per la prima volta nella sua storia, l’Università di Modena e Reggio Emilia ha una rettrice e non un rettore: il suo nome è Rita Cucchiara. Una nomina che segna una svolta simbolica, aprendo una nuova fase per l’ateneo.
9) Per Halloween 5mila ragazzi da tutta Europa si ritrovano all’ex Bugatti per un mega rave abusivo, proprio come era successo 3 anni prima vicino al casello di Modena Nord. Un evento che ha riaperto una frattura mai davvero sanata: quella tra diritto al divertimento, sicurezza e rispetto delle regole. Giorni di tensione, polemiche politiche, interventi delle forze dell’ordine. Un evento che ha acceso il dibattito su gestione del territorio, prevenzione e dialogo con i giovani, lasciando domande che Modena dovrà affrontare anche nel prossimo futuro.
10) Nel 2026 Modena sarà capitale del volontariato, riconoscimento che premia una rete silenziosa ma fondamentale. Associazioni, singoli cittadini, realtà del terzo settore: un tessuto sociale che regge nei momenti di difficoltà e costruisce comunità ogni giorno.
