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Modena guida l’innovazione nel food retail internazionale
Dai surgelati premium alla sfida dei nuovi mercati: il territorio modenese cresce puntando su qualità e flessibilità
Modena si trasforma in una delle capitali globali del food retail surgelato. La città diventa cioè capace di intercettare i gusti dei consumatori in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, in un nuovo scenario che prevede il coinvolgimento dei grandi player della distribuzione internazionale. Veicolo di questa trasformazione è una realtà del territorio fondata poco più di dieci anni fa, Emilia Foods, azienda giovane ma già presente in oltre 22 Paesi.
Un modello modenese che conquista la GDO globale
Alla base del successo c’è un modello imprenditoriale nato e cresciuto a Modena, ma con lo sguardo rivolto ai mercati più esigenti. Ivan Manfredi, fondatore dell’azienda, ha costruito Emilia Foods per rispondere con tempestività e flessibilità alle richieste dei partner internazionali, sviluppando prodotti su misura e anticipando le tendenze.
«Dopo una precedente esperienza imprenditoriale, ho voluto avviare un progetto indipendente, fondato su un modello capace di rispondere con tempestività e flessibilità alle esigenze specifiche dei nostri partner», rivela Manfredi. «La nostra priorità non è selezionare prodotti da spingere sul mercato, ma comprendere le esigenze dei nostri clienti e costruire soluzioni su misura. È un modello centrato sul cliente: se una richiesta può essere soddisfatta con un prodotto esistente, bene; altrimenti lo sviluppiamo da zero, anche in assenza di un fornitore immediatamente disponibile».
Oltre 450 referenze frozen, dai dessert ai piatti pronti
Con oltre 450 referenze attive in tutto il mondo sia a marchio del distributore che con il brand Via Emilia, che porta sui mercati esteri il meglio delle specialità regionali italiane, l’offerta di Emilia Foods spazia dal gelato e dessert ai piatti pronti, dalle pizze agli antipasti. Il tutto realizzato attraverso una rete produttiva composta da più di 35 stabilimenti selezionati in Italia e in Europa, controllata e gestita da un team interno che garantisce standard internazionali.
Un modello che ha permesso all’azienda di resistere anche in anni difficili, come il periodo della pandemia e la recente crisi logistica globale. Nel 2024 l’azienda torna a crescere con forza, con un +20% rispetto all’anno precedente.
Innovazione e servizi chiavi in mano
L’approccio vincente di Emilia Foods sta nella capacità di offrire ai retailer internazionali non solo prodotti, ma veri e propri servizi su misura. Dallo sviluppo di nuove linee private label alla gestione diretta della logistica – grazie a magazzini refrigerati negli Stati Uniti e alla sede operativa di Miami – l’azienda modenese si propone come partner a 360 gradi.
Nel 2025 è nato anche l’Emilia Food Lab: un centro dedicato allo sviluppo e alla prototipazione di nuovi prodotti.
Le sfide globali e lo sguardo al futuro
«Abbiamo scelto di non affidarci a importatori o distributori: vogliamo essere percepiti come un fornitore locale, capace di garantire flessibilità e continuità», continua Manfredi.
E tra nuove opportunità e sfide, come i dazi USA e l’instabilità internazionale, Emilia Foods continua a investire nella crescita. «Spesso siamo noi a proporre nuove idee ai retailer, individuando trend o nicchie di mercato ancora inesplorate. Quando vediamo un’opportunità, la cogliamo sviluppando internamente il prodotto, fino alla sua realizzazione industriale». Un tempo orientata alla vendita di prodotti esistenti forniti da terzi, oggi l’azienda ha invertito completamente il flusso operativo. «Non siamo più un tramite tra produttori e mercato; il nostro vero asset è il rapporto con il cliente».
Insomma, una sfida che parte da Modena, ma che ormai parla al mondo intero.