Gazzetta di Modena

Reggio Emilia

Studenti in visita a San Patrignano tra testimonianze e confronti

Serena Arbizzi
Studenti in visita a San Patrignano tra testimonianze e confronti

L’esperienza vissuta da 150 ragazzi del “Gobetti” grazie alla polizia stradale 

28 maggio 2023
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Reggio Emilia Permettere ai giovani, in una delle fasi della vita più delicate come l’adolescenza, di ascoltare e toccare con mano le testimonianze di chi è riuscito ad affrontare le dipendenze e a trasformare la propria vita in qualcosa di virtuoso.

Questa l’esperienza che hanno potuto vivere 150 studenti delle classi terze dell’istituto Gobetti di Scandiano. Lo staff della polizia stradale di Reggio Emilia ha organizzato una visita che rimarrà indimenticabile per chi ha potuto vivere sulla propria pelle l’emozione di vedere quali attività fanno funzionare ogni giorno alla comunità di San Patrignano.

Nel corso della visita, quindi, è stato possibile affrontare i temi legati all’uso e all’abuso di sostanze quali alcol, droga e psicofarmaci con gli adolescenti. Un percorso non semplice e in cui, a volte, si parte dalla presunzione di conoscere ciò di cui si parla e di riuscire ad affrontare qualsiasi situazione oppure si può pensare che queste circostanze non toccheranno mai da vicino la propria vita.

Questi i presupposti da cui è partito il “viaggio” affrontato dai 150 studenti i quali, dopo aver affrontato uno specifico percorso in classe grazie ai formatori della polizia stradale, hanno avuto la possibilità di trascorrere un’intera giornata a San Patrignano.

Per i ragazzi è stata un’esperienza altamente formativa, quella di arrivare nella comunità d’Europa, attiva da oltre quarant’anni per il recupero delle tossicodipendenze, nata da un’idea del suo fondatore Vincenzo Muccioli, che oggi vede la presenza di oltre 800 persone in terapia.

Come prima esperienza ci si è imbattuti in un ragazzo con la sua valigia, che andrà a far parte per almeno tre anni della famiglia di “SanPa”, mentre viene accompagnato all’ingresso da sua mamma.

Gli studenti sono stati guidati all’interno della struttura dagli stessi giovani “ospiti”, i quali hanno permesso di visitare i vari laboratori (tessile, grafico, falegnameria, lavanderia) gestiti direttamente dai ragazzi in terapia.

Un momento di grande intensità è stato vissuto quando un ragazzo, Andrea, ospite di San Patrignano, ha raccontato la sua storia che lo ha visto fin da adolescente abusare a lungo di sostanze stupefacenti che lo avevano portato a coltivare il desiderio di togliersi la vita. Il giovane si è poi trovato nella comunità dove ora sta affrontando il suo percorso di terapia.

Gli studenti del “Gobetti” hanno avuto la possibilità di rivolgere diverse domande, questo ha ulteriormente arricchito l’esperienza vissuta dai ragazzi; tra gli argomenti emersi nel confronto quello della solitudine, del chiudersi in se stessi, ha avuto un notevole interesse.

Al termine dell’intensa giornata le classi hanno poi lasciato la struttura salutando e ringraziando i loro accompagnatori, “ospiti” della comunità.

La volontà della polizia di “esserci sempre” sta anche nell’accompagnare gli adolescenti in percorsi educativi che culminano con esperienze dirette a contatto con chi ha vissuto drammi personali, così da creare le basi per una crescita più consapevole dei rischi correlati a certi tipi di comportamenti.l