Giulia Gabana: «Gli Storci, Giuliani, la squadra e il pubblico, ecco come riparte Modena Volley»
La presidente, che ha ceduto la maggioranza del quote del club gialloblù nelle mani dei soci, tra passato, presente e futuro: «A livello societario siamo forti, compatti e affiatati, ai ragazzi chiediamo serietà, impegno e se possibile una bella pallavolo»
MODENA. Mancano tre settimane al via della Superlega e Giulia Gabana, presidente di Modena Volley, parla del passato, del presente e del futuro della società gialloblù che in estate ha scelto di cambiare diverse cose, sia in campo che fuori dal campo.
Presidente, dal passaggio di quote alla famiglia Storci. Come e quando è nata l'idea?
«L’idea nella mia testa c'era da sempre, di un passaggio che riequilibrasse le quote e che mi aiutasse a sostenere questo impegno. Christian e Michele si sono appassionati sempre più anno dopo anno e hanno iniziato a conoscere e capire anche tutto quello che c’è dietro una società sportiva che spesso non è facile da comprendere. Sono persone molto in gamba, appassionate, serie, positive e propositive, di Modena e con alle spalle un’azienda solida».
Con gli Storci, Modena Volley è in buone mani?
«Noi siamo sempre stati molto uniti in questi anni, per visioni e decisioni e insieme abbiamo sempre cercato di portare le nostre esperienze imprenditoriali all’interno della società. Non ho mai vissuto qualcuno a capo di questa società come persona unica, la verità è che siamo sempre stati molto affiatati e questo ha creato un gruppo societario forte, compatto e unico. Per me è molto stimolante lavorare con loro a fianco. Credo che Modena sia sempre stata in buone mani, dalle nostre fino ad arrivare a Panini».
La scelta di rimanere presidentessa che cosa significa?
«Significa dare un segno di continuità, io nasco e cresco con la pallavolo e per me è la mia vita, conosco ormai molto bene l’ambiente e chi lo abita, come ho detto più volte non ne faccio una questione di quote, non è un 10/20/30% a determinare impegno, passione, tempo e lavoro. Il presidente di molte società sportive spesso non è nemmeno socio».
La scorsa stagione è stata deludente sotto i risultati, che cosa è andato storto secondo lei?
«Ricordo molto bene le parole di un giornalista nell’ultima conferenza che abbiamo fatto al PalaPanini e direi che non poteva descrivere meglio la stagione. Il nostro budget è da media classifica, tra alti e bassi eravamo arrivati dove forse dovevamo essere: a giocarci il quinto posto e l’ingresso in Europa, se avessimo vinto quella partita, persa sotto ogni punto di vista, molto probabilmente oggi non avremmo usato la parola “deludente”. Quello che è certo è che ci sono stati troppi alti e bassi, non sempre una bella pallavolo e forse un gruppo non così unito come altri anni».
La scelta più forte dell'estate è stata il cambio in regia, fuori De Cecco e dentro Tizi-Oualou.
«Purtroppo non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima che dei matrimoni non funzionano. Lucio è un campione e un grande giocatore che ha vinto tanto e dimostrato tanto, forse in questo gruppo non è riuscito ad esprimersi al meglio e a far esprimere al meglio i suoi compagni. Succede molte volte, in ogni sport di gruppo: si deve creare una chimica e una sintonia in campo e fuori e a volte non succede. Sono molto contenta dell’arrivo di Tizi-Oualou è un giocatore che ha voluto fortemente Modena, giovane e molto promettente, non mi stupisco quindi che sia stato accolto positivamente».
Sono arrivati dei giovani di belle speranze. Cosa ne pensa?
«Penso che sia stato creato un buon gruppo di lavoro, ogni nuovo giocatore porterà il suo valore e speriamo che si riesca ad esprimere al meglio. Credo che il direttore sportivo abbia fatto un buon lavoro, ma il campo ce lo confermerà. Mi piace questa squadra».
Avete scelto di proseguire con coach Giuliani.
«Giuliani è un ottimo coach, ha dato tanto al gruppo e alla società. Ci fidiamo di lui e ci sembrava giusto continuare insieme. Credo che a fine stagione tutti ci siamo fatti un esame di coscienza, dalla società, alla dirigenza allo staff, questo è importante per un nuovo inizio».
Quali sono gli obiettivi di Modena Volley in Superlega?
«Non dirò a che posto in classifica aspiriamo o dove crediamo di poterci posizionare, perché ogni anno vediamo un livello altissimo e così tante variabili che diventa una roulette russa. Quello che vogliamo è vedere impegno, grinta, passione e serietà in campo e fuori ogni giorno e per il gruppo giovane che siamo, possiamo partita dopo partita dimostrare il nostro valore sul campo e, speriamo, una bella pallavolo».
Come si può riempire nuovamente il PalaPanini?
«Purtroppo post Covid nessuno ha più fatto gli abbonamenti che eravamo abituati a vedere in altre stagioni. I nostri numeri sono incoraggianti, il pubblico di Modena ci sta sempre a fianco con passione e amore, dobbiamo essere noi bravi a coinvolgerlo sempre più».
Domenica sì giocherà il primo memorial Parenti.
«Andrea Parenti era una persona molto importante per questa società e anche per me. Ci manca molto, nella quotidianità e nei momenti più importanti di una stagione. Questo torneo in sua memoria è un modo per tenerlo sempre con noi e per ricordarlo come merita».
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