Gazzetta di Modena

L’evento

La Venere torna a casa dopo cent’anni: esposta al museo di Savignano

di Filippo Trenti
La Venere torna a casa dopo cent’anni: esposta al museo di Savignano

La statuetta originale, custodita nel Museo della Civiltà di Roma, da sabato 18 ottobre sarà esposta per 5 mesi nella teca in cui solitamente viene conservata la sua copia

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MODENA. A cent’anni dal suo ritrovamento, la Venere di Savignano ritorna a casa. La statuetta originale, custodita nel Museo della Civiltà di Roma, da sabato 18 ottobre sarà visibile al pubblico nel Museo della Venere e dell’Elefante a Savignano, proprio all’interno della teca in cui, solitamente, viene conservata la sua copia. L’inaugurazione del percorso museale è prevista domani, alle 16, con ingresso libero fino all’esaurimento dei posti disponibili. La statua rimarrà esposta nel museo savignanese fino al 1° marzo 2026.
La gioia del sindaco
«L’originale ha tutto un altro fascino» ha scherzosamente ammesso il sindaco Enrico Tagliavini. Durante la presentazione di oggi, venerdì 17 ottobre, insieme a lui erano presenti anche l’assessore Sabrina Dondi, la consigliera Marina Baschieri, il dottor Paolo Boccuccia del Museo della Civiltà, la dottoressa Federica Zabotti, funzionaria archeologa del Ministero della Cultura, e la funzionaria comunale Jessica Rendina. «È un onore avere nuovamente qui la Venere – ha proseguito il sindaco –Tutto questo è stato possibile soltanto grazie al grande lavoro dell’amministrazione e all’investimento economico non solo del Comune ma di tutti gli sponsor che hanno contribuito». Il ritorno della statuetta è costato complessivamente tra gli 80 e i 90 mila euro, di cui 40 mila provenienti dalle casse comunali, 20 mila dalla fondazione di Vignola, 5 mila dalla Fondazione di Modena e il restante dalle sponsorizzazioni con attività locali.
Le altre novità
Ma la venere originale non è l’unica novità all’interno del Museo: sono presenti anche la presentazione di uno schermo touch che mostra la collocazione di tutte le opere paleolitiche in Italia e una scultura dell’artista savignanese Antonio Sgroi. L’inserimento di quest’ultima opera rimarca l’influenza dell’arte antica su quella moderna. Verrà inoltre proiettato un cortometraggio della durata di circa 10 minuti incentrato sul ritrovamento della statuetta a cui hanno partecipato diversi attori locali.
Le premiazioni
Durante l’evento inaugurale saranno inoltre premiati i 5 vincitori del concorso artistico riservato agli studenti delle scuole elementari di Savignano. Ai giovani era stato assegnato il compito di disegnare un logo raffigurante la Venere, compito svolto con un successo tale che scegliere un solo vincitore è risultato impossibile.