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Appennino

Nuova vita alle Piane per la pista del Lupo: tolti i vecchi skilift per dedicarla all’escursionismo

di Daniele Montanari

	I lavori alla pista del Lupo
I lavori alla pista del Lupo

Immersa nella natura sul monte Cantiere, sarà dedicata al trekking nei mesi estivi e a ciaspole e sci alpinismo in quelli invernali. Per la discesa si punta sulla vicina pista del Duca

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LAMA MOCOGNO. Nuova vita alle Piane di Mocogno per la mitica pista del Lupo, uno dei luoghi più amati del monte Cantiere. È stata completamente riqualificata per ospitare le nuove tendenze del momento: trekking e, con l’arrivo della neve, ciaspolate e sci alpinismo con le pelli.

Gli interventi sul monte Cantiere

Il nuovo corso è stato sancito in questi giorni con le importanti operazioni che hanno visto la rimozione dei due vecchi skilift e l’intervento sul terreno, tagliando l’erba e sistemando le asperità in modo da farne una pista solo per escursionisti. E valorizzare così i suoi due grandi punti di forza: il suo essere immersa nella natura e la possibilità di godere di panorami mozzafiato nell’impegnativo dislivello di 300 metri che conduce fino alla vetta del monte Cantiere, ai suoi 1.600 metri di quota. La riqualificazione di una zona di fatto abbandonata, dove da anni non era più possibile fare sci da discesa. E l’istallazione di un impianto di innevamento avrebbe avuto oggi costi proibitivi. Per lo sci da discesa si è preferito puntare sulla vicina pista del Duca, che è anche più funzionale avendo vicino la baita. Quella del Lupo, vicino ai boschi, si prestava ad altra vocazione.

Trekking, ciaspole e sci alpinismo

«Fino all’arrivo della prima neve, la pista sarà perfetta per un trekking immerso nella natura – sottolineano dalle Piane – tra panorami mozzafiato e silenzio rigenerante. Con le prime nevicate, invece, accoglierà gli appassionati di sci alpinismo e ciaspole, per vivere la montagna in tutta la sua autenticità. Un progetto che rafforza ancora di più il legame tra sport e natura». «Ho appoggiato convintamente da subito il progetto – sottolinea Riccardo Carra dell’azienda agricola “Cantiere”, proprietario di gran parte dei terreni utilizzati – era uno spazio non più usato per la discesa, mentre sci alpinismo e ciaspolate sono sempre più di moda. È stata una riconversione che guarda al futuro, anche nell’ottica di una stazione sempre più a misura di famiglia. Nei boschi attorno stiamo sviluppando sempre di più la sentieristica, con nuovi percorsi per salire sulla montagna: la pista riqualificata sarà l’ideale per la discesa escursionistica sui 1.300 metri di tracciato, in mezzo alla neve fresca. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo importante passo avanti per lo sviluppo della stazione, a partire dal sindaco Arnaldo Ricchi».

Un lavoro di squadra

Vista la vastità della pista riconvertita, l’obiettivo è stato raggiunto con un grande gioco di squadra che ha coinvolto con determinazione alcuni grandi amici delle Piane come la famiglia Boilini, la famiglia Mazzieri del ristorante, lo staff del Jenny Kinderpark, l’Asd Monte Cantiere, l’Elettromeccanica Lutti, Stefano Verdi e Raffaello Roversi. Un riconoscimento particolare poi dalle Piane «al prezioso lavoro di Filippo Ricchi, che con impegno e passione ha reso possibile questa impresa».

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