Gazzetta di Modena

Il blitz

Armi in casa senza certificato: più di 400 ritirate a Modena, scattano le segnalazioni

Armi in casa senza certificato: più di 400 ritirate a Modena, scattano le segnalazioni

Il blitz del questore Lucio Pennella ha portato a 700 diffide di detentori senza certificato psicofisico. Tra le ritirate, 28 ritenute di interesse storico e per questo inviate al Ministero della Cultura

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MODENA. La Polizia di Modena, nello specifico la Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, che da sempre è impegnata nell’eseguire controlli sui detentori di armi residenti nel Modenese su disposizione del Questore Lucio Pennella, ha effettuato controlli più approfonditi per accertare il mantenimento dei requisiti di chi le detiene.

Le regole per chi ha un’arma

Dal 14 settembre 2019, infatti, chi detiene armi senza essere titolare di un porto d’armi in corso di validità, deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all'acquisto. La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere e che non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope o abusare di alcol.

Cosa si rischia

Le persone che non consegnano tale certificato riceveranno una diffida. Se nei successivi 60 giorni la certificazione non sarà presentata, i detentori saranno segnalati al Prefetto per l’emissione del divieto detenzione armi. L’Ufficio Armi della Questura ha inviato oltre 700 diffide ai titolari di autorizzazioni alla detenzione di armi da fuoco che non avevano provveduto di loro iniziativa a trasmettere il certificato medico obbligatorio.

Armi ritirate

A seguito di tali diffide nei confronti di 11 detentori è scattata la segnalazione al Prefetto che ha provveduto ad adottare il provvedimento di divieto di detenzioni armi e munizioni, ai sensi dell’art. 39 del Tulps. Sono state inviate alla rottamazione, tra quelle ritirate e quelle consegnate spontaneamente da persone che le detenevano, ben 410 armi, di cui 28 ritenute di interesse storico e per questo inviate al Ministero della Cultura.