Gazzetta di Modena

La denuncia

Emergenza casa a Modena, si specula coi subaffitti: «Camere di 9 metri quadri a 500 euro al mese»

di Manuel Marinelli
Emergenza casa a Modena, si specula coi subaffitti: «Camere di 9 metri quadri a 500 euro al mese»

L’indagine del Sunia-Cgil sul costo degli alloggi nei comuni della provincia. Marzio Govoni: «Rendite quintuplicate e alcune imprese creano mini-studentati negli appartamenti, guadagnando milioni»

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MODENA. Un escamotage perfettamente legale che permette di quintuplicare la rendita di un appartamento in affitto trasformando cucine e salotti in stanze, spesso di appena 9 metri quadri, e mettendole sul mercato dai 500 euro in su. Controllare sui siti di locazione più famosi per credere. E così da mille euro, cifra che si potrebbe richiedere a una famiglia o a una coppia, se ne incassano 4 o 5 mila da lavoratori o studenti coinquilini. È anche con questo meccanismo di subaffitti ad opera di imprese immobiliari che Modena si è aggiudicata il primato tra le città con la più alta crescita dei canoni medi delle stanze in un anno, passati da 385 a 506 euro, con un incremento del 31% (fonte Immobiliare.it). Sono stimabili in 4/5.000 le stanze in affitto, il 67% dei canoni riferiti a stanze sono oltre i 400 euro, e tra questi il 40% oltre ai 500 euro, con punte di 900 euro per camere con bagno privato. Proprio da questi dati è partita un’inchiesta ad opera di Sunia-Cgil, volta a capire e conoscere le dinamiche dietro un mercato che si è ormai attestato su cifre inaccessibili e proibitive. L’escamotage dei subaffitti, si diceva, è quanto Marzio Govoni, segretario di Sunia, ha voluto portare alla luce, facendo nomi e cognomi: «Un’ impresa edile, o un soggetto specializzato in compravendita di immobili, acquista appartamenti o palazzine – spiega Govoni – Quindi le ristruttura, solitamente low cost, pensando al mercato delle stanze in affitto, eliminando sale e soggiorni, trasformati in camere a partire da 9 metri quadrati; si rifanno i bagni, a volte ricavandone due dove prima ce n’era uno. Quella che era la cucina diventa, come dicono le descrizioni, “Il living, il cuore della casa, dotato di ogni attrezzatura». A questo punto entra in gioco, solitamente, un’agenzia immobiliare a cui l’impresa «affitta l’appartamento a canone libero 4+4 ad un costo presumiamo superiore a quello di mercato. Fin qui tutto legittimo, specie quando si recuperano immobili inutilizzati. Più che discutibile invece trasformare un affitto, ad esempio da 1.000 euro mensili, in un subaffitto che ne fa incassare 5.000, applicando canoni liberi anche alle stanze». Marzio Govoni non ha dubbi: «E’ probabilmente il subaffitto, sono le imprese che ristrutturano a quello scopo e le agenzie che subaffittano, tra i principali responsabili della crescita vertiginosa dei canoni delle camere in affitto a Modena». Dietro, come scoperto da Sunia-Cigl, ci sono imprese, tre o quattro, che gestiscono un mercato di centinaia di stanze in città realizzando fatturati milionari. Un business mica male. «C’è Stanza Semplice, ad esempio – continua il sindacalista – Gestisce 105 posti letto in città, suddivisi in 19 appartamenti. I canoni vanno da un minimo di 480 a 650 euro, per le camere con bagno condiviso, con il maggior addensamento tra 500 e 550 euro. Le camere con bagno privato, ed una metratura da 15 a 23 mq sono tutte in via Vignolese, e hanno canoni da 750 a 900 euro mensili. Se tutte le 105 stanze fossero occupate, il fatturato da canoni di Stanza Semplice a Modena sarebbe di 673.000 euro». C’è poi il sito “Altolocato, stanze singole per giovani professionisti”, «dietro c’è la Exalink srl di Maranello, che propone stanze in affitto a Modena ed ha un fatturato di 1.341.390 euro. Altolocato ne propone a Modena 74, in 14 appartamenti. Exalink gestisce anche il sito “Leuk-stanze singole e luminose per studenti” che ha 34 appartamenti con 175 posti letto. I prezzi sembrano lievemente più bassi di quelli di Stanza Semplice, da 450 a 600 euro. Considerando una occupazione teorica delle camere attorno al 90% ed un canone medio di 500 euro mensili il fatturato da canoni di Exalink si attesta attorno ad 1,5 milioni di euro». C’è poi il caso di una palazzina in via Soli, vicino al museo Enzo Ferrari. Qui un’intera palazzina è stata da poco ristrutturata e adibita a sublocazione, di camere. «Da una visura gli appartamenti risultano essere 22, solo su Idealista.it le camere sono 61. Le dimensioni partono dai 9 mq, ma una delle immagini restituisce un letto da una piazza e mezzo letteralmente incassato tra le pareti, ed uno spazio che pare inferiore ai pur modestissimi 9 mq. Il costo mensile delle camere va da 480 a 595 euro, non abbiamo trovato menzione delle spese. Se le camere fossero 80, l'occupazione al 90%, con una media di 550 euro, il fatturato di via Soli raggiungerebbe in un anno i 475.000 euro. L'immobile è di proprietà della Immobiliare Conti Nuova Srl di Modena, con un fatturato nel 2024 di 334.000 euro». «Sunia e Cgil, con questo rapporto, chiedono un'azione corale per ridurre di intensità le speculazioni in corso e quelle in arrivo, e per affermare con chiarezza il ruolo centrale dei canoni concordati nella crisi abitativa di Modena, anche per le stanze in affitto».

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