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Berardi-Sacchi: ieri faccia a faccia in azzurro

Berardi-Sacchi: ieri faccia a faccia in azzurro

Al raduno dell’U21 a Coverciano chiarimento dopo la sospensione per violazione del codice etico

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Si chiuderà oggi pomeriggio, con un triangolare che li vedrà opposti alle formazioni Under 19 e Under 20 azzurre, lo stage di Luca Antei e Domenico Berardi con la maglia dell’Under 21. Anche ieri a Coverciano, nonostante una pioggia battente che ha fatto annullare la seduta mattutina di allenamento, gli occhi sono rimasti puntati tutti sul talento di Bocchigliero, il personaggio del momento dopo lo storico poker rifilato domenica sera al Milan. La stella del Sassuolo, festeggiata da tutti i compagni di nazionale, ieri ha ricevuto anche una visita “speciale”, sotto tutti i punti di vista: in serata al centro tecnico federale è infatti arrivato Arrigo Sacchi, il responsabile delle giovanili azzurre che fu inflessibile lo scorso maggio nell’infliggergli la sospensione di nove mesi (poi diventati otto) per l’ormai nota violazione del codice etico. I due si saranno sicuramente confrontati e la parentesi sarà stata chiusa definitivamente, con una pacca sulle spalle e la convinzione da parte di Sacchi che anche la severa punizione sia servita al percorso di crescita del giocatore. A tal proposito, l’ex tecnico di Fusignano aveva ben esplicato il suo punto di vista ieri nel consueto editoriale sulla Gazzetta dello Sport: «Berardi ha compiuto un’impresa storica trascinando il Sassuolo a battere un Milan frastornato dal gioco avversario e travolto dalle reti di questo campioncino. Conosco bene Domenico e sono un suo estimatore datato, anche se con la nazionale ha avuto un comportamento sbagliato. La Figc non poteva chiudere un occhio per il rispetto delle regole e degli altri calciatori, però sappiamo che il ragazzo ha valori umani e professionali buoni e che il suo essere introverso e timido non lo ha aiutato in quel frangente. Berardi è un giocatore di grandissimo talento, un calciatore moderno che gioca con e per la squadra a tutto campo e tempo. La vivacità, le intuizioni, il temperamento, la forza fisica unita ad una buona tecnica fanno parte del suo bagaglio. È un giocatore vero che conosce il gioco e lo interpreta in modo totale. Pur con tante qualità ha grandi margini di miglioramento: ha la testa sulle spalle e non credo che la popolarità gli farà perdere l’entusiasmo, la generosità e la voglia di migliorarsi». (m.c.)