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Il Carpi comanda, ma non trova il gol

di Fabio Garagnani
Il Carpi comanda, ma non trova il gol

I biancorossi fanno tremare il Crotone, pari con rimpianti

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CROTONE. Mister Pillon voleva continuità di risultati ed è stato accontentato. Il suo Carpi esce a testa altissima dallo Scida di Crotone, al termine di 90 minuti che avrebbe meritato di fare suoi per intensità e occasioni da gol. Al cospetto di una delle più belle realtà del campionato, i biancorossi hanno ritrovato d'incanto gamba e compattezza mancando solo di precisione sottoporta. Ma è male antico. A parziale scusante, ci sono le tante assenze sul fronte d'attacco. Hanno di fatto costretto mister Pillon a optare per il 4-3-3 che, con Porcari posizionato davanti alla difesa, pare capace di dare maggior sicurezza al reparto arretrato. In avvio sono confermate tutte le indiscrezioni della vigilia. C'è Sgrigna al centro dell'attacco con Concas e Di Gaudio sulle fasce. In difesa, Pasciuti è preferito a Legati sulla destra. In casa pitagorica, mister Drago rinuncia a Bidaoui, tormentato da qualche problema in settimana, e sceglie De Giorgio sulla sinistra della linea offensiva. Quasi a sorpresa, è il Carpi ad aver il miglior approccio alla gara. I biancorossi tengono palla con circolazione orizzontale, e tentano rapide accelerazioni sfruttando la buona verve di Memushaj. E' proprio lui a rompere il ghiaccio delle occasioni da gol con un tentativo dai trenta metri al 3'. Gomis volta a toglierla dal sette. Quando la palla è tra i piedi degli avversari, Pesoli e compagni alzano la linea andando a pressare sin sull'area avversaria, togliendo al Crotone la necessaria tranquillità per iniziare la manovra. Così, dopo una pronta uscita di Colombi su Bernardeschi, penetrato lateralmente in area, è ancora il Carpi a farsi pericoloso: al 16' con un destro di Memushaj abbondantemente a lato e soprattutto al 21' quando lo scatenato albanese intercetta a centrocampo, serve Sgrigna che solo davanti a Gomis abbozza un pallonetto facilmente controllata dal portiere di casa. Col passare dei minuti il Carpi allenta la morsa. Il Crotone guadagna campo ma è troppo impreciso per impensierire Colombi. Al 36' ci prova Del Prete dalla trequarti, De Giorgio arriva in ritardo di un soffio in area. Due minuti dopo il colpo di testa di Dezi termina abbondantemente alto. Stesso destino, sul ribaltamento, per l'inzuccata di Romagnoli. E' il Carpi a riprendersi i riflettori sul finire del tempo. Al 43' Bianco si avventa su una palla sporca al limite dell'area, Gomis respinge d'istinto con i piedi. Allo scadere tocca a Sgrigna sbagliare l'aggancio lanciato in contropiede. Tutti negli spogliatoi con uno 0-0 che non rende merito agli ospiti. Il Carpi avrebbe largamente meritato il vantaggio. Al rientro in campo il Crotone si fa attendere per un paio di minuti. I pitagorici non devono essere evidentemente piaciuti troppo al tecnico Drago, ma dopo il fischio dell'arbitro sono ancora gli ospiti a menare le danze e a farsi pericoloso al 7': Sgrigna verticalizza in area per Memushaj, il destro da posizione impossibile sibila parallelo alla linea di porta. Al 17' Drago inserisce Bidaoui per Dezi, e trasforma il modulo in un 4-2-3-1 col nuovo entrato a sinistra sulla linea dei trequartisti. Il tentativo di dare pericolosità alla manovra è però velleitario: il pressing asfissiante del Carpi toglie tempi e spazi ai centrocampisti del Crotone, ai quali non resta che subire l'iniziativa. Al 27' c'è un contatto sospetto su Di Gaudio all'altezza della linea dell'area. L'arbitro lascia correre e sugli sviluppi Memushaj riesce a penetrare in area sulla linea dell'out, il retropassaggio per Sgrigna è messo in corner dalla difesa dei padroni di casa. Sulla battuta, c'è un brutto scontro in area tra Cremonesi e Pesoli. Ha la peggio il biancorosso, costretto ad uscire in barella. Lo sostituisce in ruolo Legati. Al 34' Bianco, già autore di un tentativo dai venti metri, penetra da destra, fa tutto benissimo tranne il tiro, alto. All'89' c'è gloria anche per Inglese: ritrova il campo dopo quasi quattro mesi. Sono gli ospiti, più che i padroni di casa, a provarci fino alla fine: al 51' è Gagliolo a costringere Gomis a volare sulla sua destra e a togliere nuovamente la palla dall'angolino. Finisce qui, con qualche rammarico.