La Cec condanna la Stadium alla B2
Carpi perde il primo set, poi rimonta e vince alla grande il derby. Per Mirandola arriva l’aritmetica retrocessione
Il derby va a una bella Cec, che batte la Stadium e condanna gli avversari alla B2. Alla fine del match è arrivata anche il verdetto aritmetico: a 3 turni dalla fine del campionato, infatti, Fossano, pur perdendo a Monselice, diventa miorraggiungibile per la squadra di coach Pinca, staccata di 9 lunghezze e tagliata fuori dal numero delle vittorie ottenute.
Per una bella Cec invece resta ancora uno spiraglio aperto per conquistare un posto nei play off.
Coach Molinari punta sul sestetto capace di battere Torino sei giorni fa e quindi spazio a Dall’Olio-Bigarelli, Porcellini-Bosi, Insalata-Zaghi e Trentin libero.
Stadium in campo con i fratelli Ghelfi a comporre la diagonale principale, Garusi e Dombrovski schiacciatori, Maggi e Bozzoli al centro e Bottecchi libero.
La partita si mette subito bene per i padroni di casa, entrati in campo con la serenità di chi non ha più nulla da perdere, ma la determinazione di chi vuole quantomeno provare a vincere.
I ragazzi di Pinca giocano bene, la ricezione è buona e Giacomo Ghelfi gestisce al meglio i suoi attaccanti fino al 25-22 finale.
La Cec evidentemente non ci sta: il derby è pur sempre una partita speciale, soprattutto per i tanti ex di turno.
Al cambio di campo la truppa di Molinari è rigenerata e prende subito il largo.
Il break messo a segno in apertura di set diventa fatale per i gialloblù, nonostante i tentativi di un Francesco Ghelfi particolarmente ispirato, chiamato a lucidare tutta la propria collezione di colpi in attacco.
Il terzo parziale è sostanzialmente equilibrato, con le due squadre che si affrontano a viso aperto: sono un paio di errori consecutivi nel finale di set a costare cari per i padroni di casa.
La partita della Stadium finisce qui. I padroni di casa subiscono il colpo e Porcellini e compagni si confermano solidi a muro e in difesa portandosi nettamente avanti 7-16 al secondo timeout tecnico. Il set a questo punto è in pieno controllo dei biancoblu carpigiani che amministrano, chiudono 15-25 con un muro di Zaghi e festeggiano con i tanti tifosi accorsi da Carpi.