Chiappafreddo «Siamo dispiaciuti»
«Azienda perfetta, ci è sempre stata vicino, noi non siamo riusciti a darle le soddisfazioni che avrebbe meritato»
Una stagione che aveva fatto illudere si conclude con molti rimpianti. Dalla semifinale di Coppa Italia non è stata più la stessa Liu•Jo che stazionava al secondo posto della classifica. Gli infortuni della Crisanti prima e della Cardullo poi hanno completato l'opera.
«Abbiamo avuto un finale di stagione con alti e bassi – spiega Mauro Chiappafreddo – Nelle ultime partite ho cercato di cambiare qualche schema ma non è servito a niente. Le due gare contro l'Igor Novara, dopo un inizio incoraggiante, non siamo più riusciti ad esprimerci come volevamo. Petrachi ha lavorato bene e Perinelli ha dimostrato di essere una giocatrice importante. Anche se questa volta abbiamo sbagliato di meno, ma quando siamo stati carenti in battuta per Novara è stato tutto più facile. Nelle due gare dopo un buon primo set la tensione ha avuto il sopravvento. Non far partire subito la Rousseaux? E' stata una scelta tecnica quella di schierare dall'inizio la Perinelli visto che Novara batte molto bene. Vi sono state tante cose che non hanno funzionato. Abbiamo perso e, quindi, la scelta non è stata quella giusta».
Al coach della Liu•Jo è stato fatto notare che in questo finale di stagione, a parte gli infortuni, vi è stato un calo di tutta la squadra.
«All'inizio avevamo un assetto di squadra ben definito – ha continuato il coach - poi sono stato costretto a cambiare. La perdita della Cardullo si è fatta sentire visto che dava tranquillità a tutta la squadra. Per me è stata una cosa devastante. Abbiamo messo in campo due ragazze che hanno dato il massimo».
Chiappafreddo poi cerca di tracciare un bilancio di questa stagione.
«Voglio fare i complimenti alla società. Mi sono trovato in un'azienda più che in una società e non ho mai trovato, da nessuna parte, i mezzi che ho avuto a Modena. In fatto di logistica è stata una cosa eccezionale. Un merito va anche a Borruto che ha dovuto allestire una squadra che è al suo primo anno. Ci dispiace non aver potuto dare alla società le soddisfazioni che merita visto che ci è stata sempre vicino. Stare è Modena è una bella opportunità. Il nostro futuro inizia già da oggi e vedremo insieme alla società cosa fare».
Non tutte le ragazze al fine gara avevano voglia di parlare. Paola Paggi non si tira mai indietro.
«C'è molto rammarico perché potevamo raggiungere la semifinale – ha spiegato la centrale – Abbiamo giocato bene solo il primo set ma poi non siamo riuscite a ripeterci. Adesso parlare ha poco senso. Vi sono stati dei black-out e contro Novara è stato difficile recuperare. Sarà la società a vedere cosa c'è stato di buono per poter ripartire il prossimo anno».