Il Carpi ha ritrovato morale e gamba per lo sgambetto-bis
Una luce in fondo al tunnel. La trasferta di Crotone, ben più che la vittoria interna col Trapani, fa pensare che in casa biancorossa sia stato superato il momento critico. Contro i pitagorici si...
Una luce in fondo al tunnel. La trasferta di Crotone, ben più che la vittoria interna col Trapani, fa pensare che in casa biancorossa sia stato superato il momento critico. Contro i pitagorici si sono visti lampi del Carpi fine 2013: pressing asfissiante, solidità e velocità. In più l'imprecisione sottoporta, ma quello è il male primordiale. Una parte del merito va alla condizione fisica, che allo Scida è apparsa soverchiante rispetto a quella degli avversari. Un'altra parte va al sistema di gioco, un 4-3-3 nel quale Porcari agisce vertice basso del centrocampo, dando una copertura in grado di accrescere esponenzialmente le sicurezze della difesa. Non che sia la panacea di tutti i mali: anche a Cittadella il Carpi giocò nello stesso modo, e la figura non fu la stessa. Ma ora è rafforzato da una condizione fisica in crescita, dopo un indubbio periodo di appannamento. A mister Pillon ha già fruttato quattro punti, avendolo inaugurato nel secondo tempo contro il Trapani, ancora sull'1-1. E ha permesso al tecnico di abbattere più di una barriera: alla prima vittoria casalinga è seguito il primo punto esterno, con un doppio risultato utile consecutivo che mancava da otto giornate. Non solo: a Crotone, Colombi ha terminato imbattuto, cosa che non accadeva da sei turni. Ma il nuovo modulo porta con sé il dilemma Sgrigna. Pillon, infatti, ha detto più volte di non vederlo come esterno d'attacco,e di preferirlo a ridosso della punta, in un inevitabile 4-4-2. Ed è lui l'uomo a cui si è affidato per uscire dal pantano, non a caso titolare per quattro giornate consecutive, come gli era successo solo un paio di volte in tutto il campionato. Sgrigna o 4-3-3. Parrebbero non esserci altre alternative per Pillon. Scegliere sarà difficile, anche perché l'ex granata fu determinante nella gara di novembre. In attesa di dirimere il dubbio, rimangono i segnali di risveglio arrivati alla vigilia di un derby che il Carpi affronterà ancora da inseguitore, esattamente come accaduto all'andata, quando le due squadre erano separate da cinque lunghezze. Anche se ora le differenze sembrano ancora maggiori: 26 punti per i gialloblu nel girone di ritorno, poco più della metà, 14, per i biancorossi più che mai fiduciosi che la storia si ripeta.