Derby/1 Un Modena da playoff atteso nella bolgia Cabassi
Giovedì sera uno stadio tutto biancorosso (o quasi) per gli scatenati gialli di Novellino
Che la settimana del derby abbia inizio. I sette giorni che porteranno alla Pasqua saranno, in terra geminiana, anche sinonimo di derby. Giorni di attesa e di previsioni, di parole e di sfottò tra tifosi, che, però, poco influenzano i 90 minuti di calcio giocato. Le parole restano tali e negli annali rimane solo il risultato. Il vincente e il perdente. Al primo la gloria, al secondo l'onta della sconfitta. Sentimenti apparentemente effimeri: il campionato avrà altre sette incontri da giocare fino al termine del torneo e regalerà ulteriori gioie e dolori alle due squadre, ma il derby di giovedì vale un po' di più. Lo sa bene e lo ha imparato sulla propria pelle il Modena di Walter Novellino, uscito con le ossa rotte all'andata ben più di quanto il risultato di 2-3 racconti: allora ci fu un solo padrone, il Carpi. La squadra di Stefano Bonacini, allora guidata da Stefano Vecchi, fece il bello e il cattivo tempo, dimostrandosi superiore ai gialli sul piano atletico e su quello della preparazione mentale.
Già, perchè, come spesso accade, la squadra nobile snobba il derby, tanto che i giocatori canarini lo definirono: «Un incontro come tutti gli altri». I biancorossi, invece, quella partita la prepararono a mille e furono premiati, con tanto di festeggiamenti al rientro del pullman in città. Storie di derby. Ma quella lezione il Modena l'ha imparata bene. La ferita di quei tre gol in casa, il primo ko della stagione al Braglia e l'inizio di un periodo di blackout che ha segnato la stagione dei gialloblù fino a gennaio, è ancora aperta tra Zoboli e compagni, che non vedono l'ora di prendersi la rivincita. Il Modena arriva al derby nel miglior momento della stagione, con una striscia aperta di 8 risultati utili consecutivi e la riconquista dell'ottavo posto che significa playoff. Dall'altra parte, in casa biancorossa, il clima non è così idilliaco, nonostante i buoni risultati delle ultime due gare (vittoria con il Trapani e pareggio a Crotone); ci sono stati, però, ottimi segnali negli ultimi 180 minuti che hanno rinvigorito lo spirito degli uomini di Pillon, capaci di scrollarsi di dosso la ruggine della prima parte del girone di andata, durante la quale erano finiti in un vicolo cieco, costato l'esonero a Vecchi. Bepi Pillon, esperto condottiero, ha preso il Carpi e, dopo le difficoltà iniziali, ha trovato la strada giusta per uscire da quel vicolo senza luce. Un percorso folgorante quello del Modena, non da meno quello del Carpi distante appena 4 punti: le due strade si incroceranno al Cabassi formando un crocevia fondamentale. Per i gialli vincere significa imboccare una superstrada diretta per i playoff, per i biancorossi riportarsi in corsa per lo stesso obiettivo, ma chi perderà dovrà intraprendere un sentiero sterrato e ricco di insidie dal punto di vista psicologico, perché le scorie di un derby sono difficili da smaltire. Il clima sarà favorevole al Carpi, con la stragrande maggioranza del Cabassi tinto di biancorosso e solo uno spicchio riservato a quei pochi (fortunati) tifosi canarini che sono riusciti ad accaparrarsi il prezioso ticket in prevendita. Mai, in stagione, l'impianto carpigiano si era riempito in ogni ordine di posto e probabilmente servirebbe il doppio della capienza per ospitare tutti i tifosi di entrambe le sponde. E questo la dice lunga su quanto sia sentito il derby nelle due città: mancano ancora 4 giorni al fischio d'inizio, ma Carpi-Modena è già cominciata.