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I derby coi gialli hanno sempre un tocco in più

Il derby notturno di giovedì è destinato ad entrare, passando dalla porta principale, nella storia del Carpi. Perché è stato il primo assoluto giocato in serie B tra le mura del Cabassi, e per il...

19 aprile 2014
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Il derby notturno di giovedì è destinato ad entrare, passando dalla porta principale, nella storia del Carpi. Perché è stato il primo assoluto giocato in serie B tra le mura del Cabassi, e per il modo in cui gli stessi carpigiani hanno vissuto l'avvenimento: dai biglietti esauriti in pochi giorni, passando per le balconate dei palazzi piene di "portoghesi", fino ad arrivare ad una coreografia spettacolare. Certo, tutto ritagliato sulle dimensioni del piccolo impianto, ma era un vestito che gli si addiceva molto. Un premio all'onorato servizio che dura da 86 anni. E un grazie da parte loro dovrebbe andare anche al Modena. Perché è davvero l'unico che riesce a smuovere in questo modo il pubblico biancorosso. E quando fila tutto liscio, è un sollievo per il calcio. Su entrambe i fronti. Il Carpi che ha scavallato il derby si trova in fondo più consapevole della propria forza. Ha ritrovato gamba e serenità. Lo aveva gà parzialmente dimostrato contro Trapani e Crotone, ma ora tre indizi fanno una prova. Ha riscoperto un giocatore importante come Bianco, da due partite non subisce gol su azione e ha portato a tre la striscia di risultati utili consecutivi. Rimangono problemi strutturali che è difficile scrollar di dosso. Ardemagni sembra ancora fuori dal cuore del gioco. E' spesso mal servito e non trova la freddezza in area di rigore. Sgrigna fatica a trovare il suo spazio nel 4-3-3 e sprecare un talento come il suo può diventare una tragica necessità. Per dar continuità ai risultati occorre che la difesa regga, cosa che riesce meglio con Porcari mediano basso. Nel prossimo turno non ci sarà, per una espulsione rimediata ingenuamente. Il ruolo toccherà a Bianco, che dovrà confermare quanto di buono fatto nelle ultime gare. (f.g.)