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Mister Pillon ha il veleno nella coda con la legge del 92’

Mister Pillon ha il veleno nella coda con la legge del 92’

Arrendevole non è certo un aggettivo che si sposa con il Carpi targato Bepi Pillon. Con l’esperto tecnico al comando, dunque dalla gara di Novara in poi, i biancorossi hanno dimostrato di non mollare...

20 aprile 2014
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Arrendevole non è certo un aggettivo che si sposa con il Carpi targato Bepi Pillon. Con l’esperto tecnico al comando, dunque dalla gara di Novara in poi, i biancorossi hanno dimostrato di non mollare un centimetro dal primo minuto sino al novantesimo e oltre. Anche se le cose vanno male, anche se la giornata sembra storta. E’ successo soprattutto di recente nelle gare disputate tra le mura amiche dello stadio Cabassi. Tutti avranno capito che stiamo parlando del pareggio al 92’ firmato da Romagnoli nel derby. Ma il finale dell’atteso match con i gialli non è l’unico esempio. Basta fare un passo indietro per tornare all’emozionante gara contro il Trapani. I biancorossi per due volte in vantaggio si fanno raggiungere sistematicamente dalla formazione siciliana. Sembra il classico copione che i tifosi carpigiani vedono recitare a memoria quando le partite si giocano al “Cabassi”: grande prestazione della squadra che però non raccoglie quello che merita. Ed invece, quando siamo al 92’ (che probabilmente sarà un numero fortunato), Memushaj sfrutta al meglio una ripartenza di Letizia e infila il gol del 3-2. I biancorossi troveranno il tempo per rischiare ancora, ma la prima vittoria della gestione Pillon arriverà ugualmente. Merito del veleno che i ragazzi del tecnico veneto si tengono nella coda. Stessa cosa contro il Modena. Dopo il vantaggio iniziale ecco il controsorpasso degli avversari (un classico) e poi la reazione nel finale. In questo caso il forcing non è irresistibile, è la Dea bendata metterci lo zampino telecomandando il super tiro di Romagnoli, ma comunque va dato merito al Carpi di non aver mollato la presa. Non aver mollato dopo una battaglia snervante e a pochissimi secondi dal termine del match. Un dato curioso che analizzato può portare ad alcune conclusioni altrettanto interessanti. Detto ampiamente della volontà dei biancorossi, possiamo aggiungere che la condizione fisica di Pesoli e compagni è in netta crescita. E così il Carpi, con la gamba che gira al meglio, può rimanere lucido per tutta la durata della partita. Segnali di miglioramento della forma atletica erano arrivati anche dallo “Scida” di Crotone. In quel caso niente veleno nella coda, ma comunque una squadra viva e capace di mettere in crisi, anche grazie alla corsa, una delle rivelazioni della categoria. Segnali positivi in vista del caldo finale di campionato, quando i ragazzi di Pillon saranno chiamati a raccogliere i punti rimanenti per la prima storica salvezza in serie B.

Enrico Ballotti