Juve, da alleata a possibile carnefice del Sassuolo
La sinergia con i bianconeri al centro della prima stagione dei neroverdi in A. Non tutto è stato rose e fiori, e lunedì...
È uno strano destino quello che, come primo degli ultimi quattro ostacoli sulla strada che porta alla salvezza, metterà il Sassuolo di fronte a quella che si può definire la sua grande alleata nella prima stagione in serie A. L’ostacolo sulla carta più insormontabile risponde infatti al nome di Juventus, il club più titolato d’Italia che proprio lunedì sera potrebbe festeggiare il suo terzo scudetto consecutivo, ufficialmente il 30° della propria storia (senza entrare nel merito delle varie polemiche…).
Sassuolo e Juventus, società agli antipodi del calcio italiano quanto a blasone ma accomunate da strategie che rispecchiano vedute assai simili a livello di gestione e politiche aziendali, tali da portarle a creare una sinergia evidenziata dalle prime operazioni di mercato dei neroverdi in serie A.
TUTTO NACQUE NEL 2010
Il precursore di tale sinergia è l’attuale direttore sportivo del Sassuolo, Giovanni Rossi, capace di meritarsi la chiamata della Juventus nell’estate del 2010 dopo essersi messo in luce nel suo primo quadriennio da dirigente del club di Piazza Risorgimento. A volerlo a Torino fu Beppe Marotta, tuttora dg della Juventus, che gli affidò a pieni poteri la gestione del settore giovanile bianconero. Fu così che, per la prima volta nella storia del Sassuolo, un anno più tardi si aprirono le porte di Vinovo ad un giovane scoperto dai neroverdi (per merito del compianto Gianni Soli): quel giovane era Yussif Raman Chibsah, che, dopo una stagione e un Viareggio vinto con la Primavera bianconera, venne poi inserito dalla Juve nell’operazione-Giovinco con il Parma e prestato di nuovo al Sassuolo, dove tuttora si trova. Ma Rossi pensò di portare alla Primavera bianconera anche Paolo Mandelli, che però rimase a Sassuolo.
ALLEANZA BERARDI-SERIE A
Detto delle premesse e di una sinergia sviluppata primariamente a livello di settori giovanili, l’alleanza tra Sassuolo e Juventus si è fatta salda anche tra le prime squadre al verificarsi di due circostanze non di poco conto: l’esplosione di un talento come Domenico Berardi e l’approdo dei neroverdi in serie A, oltre al ritorno alla base proprio di Rossi. Ecco dunque che la scorsa estate la Juventus ha piazzato il colpo, garantendosi un canale privilegiato con il Sassuolo: metà cartellino di Berardi in uno scambio alla pari con quella di Marrone (valutazione 4,5 milioni), comproprietà di Zaza a 3,5 milioni (con plusvalenza di 1 milione), prestito di Ziegler, con l’opportunità di valorizzare o rilanciare giocatori che in bianconero non avrebbero trovato spazio. Chi abbia fatto l’affare lo si potrà dire a campionato concluso, resta il fatto che, se per il Sassuolo non sono state rose e fiori, la Juventus potrà sfregarsi le mani per quanto fatto, con l’unica eccezione di Ziegler.
La grande alleata, però, ora si trova in una posizione scomoda: una vittoria al Mapei Stadium, infatti, potrebbe trasformarla in maniera beffarda in carnefice del Sassuolo.