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Il Pupetto e Curva Sud due preziosi ritorni in vista del rush finale

Il Pupetto e Curva Sud due preziosi ritorni in vista del rush finale

La partita con la Ternana era il classico trappolone piazzato sul sentiero di una squadra lanciata, come il Modena, nella straordinaria rincorsa di un sogno. Perchè quella di Tesser (all’inizio di...

27 aprile 2014
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La partita con la Ternana era il classico trappolone piazzato sul sentiero di una squadra lanciata, come il Modena, nella straordinaria rincorsa di un sogno. Perchè quella di Tesser (all’inizio di Toscano) è una formazione costruita sulle certezze e non sulle scommesse come invece è quella di Novellino. Che ha vinto le sue sfide e trovato il suo spessore strada facendo, mentre le fere hanno fallito l’obiettivo importante da sbranare: la promozione diretta. È stato un confronto straordinario per le mille emozioni che ha riservato e, purtroppo, il Modena lo ha dovuto giocare col suo miglior giocatore in campo per onor di firma: Babacar non stava bene a causa di un infortunio a un piede che ha cercato di mascherare con una massiccia dose di antidolorifici. Al Modena sarebbe servito il miglior Billy per imporre la legge del Braglia anche agli uomini di Tesser. Ma attenzione a storcere il naso di fronte al pareggio: i gialli hanno recuperato solo un punto per i capelli con la magistrale punizione di Mazzarani al 98’, ma hanno trovato nuovi protagonisti da giocarsi nel volatone finale. Il primo potrebbe essere proprio il Pupetto: il trequartista romano è incappato in una stagione balorda proprio nell’anno in cui doveva essere il trascinatore. Ma a volte basta una scintilla per rigenerare un giocatore dalle indiscusse qualità come quelle di Mazzarani. E la punizione infilata all’incrocio con un pennellata da campione, quando a tanti sarebbero tremate le gambe, non è stata una scintilla, ma un’autentica fiammata.

Un applauso anche a Bianchi, sempre più colonna del centrocampo canarino e uomo di orgoglio e coraggio, e a Granoche che Modena ha fatto ritornare il Diablo. Ma la vera riscoperta è stato il pubblico del Braglia e di una curva che non cantava così da tempo anche per colpa dei fatti di Palermo. Oltre cinquemila spettatori a spingere i gialli e impazziti al pari di Mazzarani. Modena ha finalmente scoperto di avere una squadra che merita di essere sostenuta, che non sarà la miglior squadra, ma è comunque una grande squadra formata da talenti importanti e da giocatori animati dal fuoco sacro della passione e della serietà, dimostrata in particolare nella seconda parte dell’andata quando i risultati negativi avrebbero potuto mettere a soqquadro lo spogliatoio. C’è una possibilità di sognare: Modena con questo Braglia, i soliti noti e i ritrovati protagonisti può tentare di inseguire il suo sogno. (p.v.)

@PaoloVp305

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