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Sgarbi, il presidente ora studia da allenatore

Sgarbi, il presidente ora studia da allenatore

La Pallamano Modena guarda avanti dopo la separazione da Samir Nezirevic «Ho la qualifica di terzo livello, posso farlo: ne parleremo lunedì in direttivo»

30 aprile 2014
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Pallamano Modena, il presidente studia da allenatore.

«Mi rimetto in gioco - ha detto Claudio Sgarbi, numero uno gialloblù - ho la qualifica di terzo livello e posso farlo».

Una notizia inattesa, giunta dopo l’addio di Samir Nezirevic, che ha salutato dopo la vittoria contro il Tavarnelle, valsa il secondo posto nella poule promozione. Il club di via Molza ha espresso «piena soddisfazione per lo splendido lavoro di questi tre anni» del tecnico di Banja Luka. Tuttavia, «ha dovuto prendere atto che le difficoltà economiche attuali impediscono la possibilità di poter offrire una sistemazione adeguata al tecnico, per cui non rimane altra alternativa per la società se non quella di percorrere “vie interne”, e cioè appoggiarsi a risorse interne del proprio settore tecnico. Le necessità di bilancio impongono un reset societario nell’ottica del risparmio e in questa ottica la dolorosa rinuncia al prezioso ed impareggiabile contributo del tecnico bosniaco».

La società è sicura che «Samir non avrà difficoltà a trovare una sistemazione più consona alla sua alta professionalità e avrà senz’altro l’occasione di raggiungere traguardi prestigiosi. Con la Scuola Pallamano Modena ha raggiunto l’obiettivo richiesto, la valorizzazione e la crescita dei tanti giovani provenienti dal vivaio modenese e soprattutto ha saputo inserirsi nell’ambiente modenese diventandone parte integrante, uno di famiglia. Sarà sempre parte del nostro gruppo».

Partito Nezirevic, occorre ripartire dall’interno per la panchina. Sgarbi è da tempo un insider. Nell’aprile del 1970, quando è nata la Scuola Pallamano Modena, lui c’era. Era in campo, come portiere, nella prima gara contro il Bologna. Oltre quaranta anni dopo, continua a occuparsi della sua passione, la pallamano, nella società in cui ha ricoperto svariati ruoli. È pronto a sedere ancora in panchina, anche se non c’è ancora nulla di ufficiale.

«Discuteremo il 5 maggio con il direttivo - ha spiegato Sgarbi - una volta finite tutte le gare. Durante la settimana potrebbe fare da giocatore-allenatore mio figlio Francesco, poi per le partite potrei sedere io per fare la lettura dei cambi».

Uno scenario che aprirebbe però un nuovo problema: e la presidenza?

«Serve qualcuno che mi sostituisca alla guida - ha aggiunto Sgarbi - spero che qualcuno si faccia avanti»

Gabriele Farina