Gazzetta di Modena

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Volley: serie A1 maschile come la NBA?

di Francesco Cottafava

I club hanno proposto alla Federazione una Super Lega di 14 squadre senza retrocessioni e con licenze valide per 5 anni

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Dopo l'uscita di scena di Guido Molinaroli, presidente di Piacenza, annunciata dopo la sconfitta nella semifinale scudetto con Perugia («E' mia intenzione chiudere con il volley, sia come presidente che come proprietario») arriva un altro addio eccellente. Ieri, infatti, Valter Lannutti, presidente della società Piemonte Volley, ha gettato la spugna.

«Dopo 11 anni è finita la mia epoca. Lascio spazio a chi vorrà farlo. Questo non signfica la fine del volley a Cuneo: finisce il volley chiamato Bre Banca Lannutti. Attendo che qualcuno si faccia vivo e un progetto valido in grado di mantenere un livello adeguato. Le mie quote societarie e la mia carica di presidente sono disponibili. A chi fosse interessato do 15-20 giorni di tempo».

VOGLIA DI GRANDI CITTA'

Per entrambe le società si sta parlando di un possibile trasferimento. Un trasferimento che coinvolgerebbe due città importanti come Milano e Torino (in passato si era anche parlato di un ritorno della pallavolo a Roma, in arrivo da Latina) e che rappresenterebbe il tentativo di esportare il volley nelle principali città italiane, già tentato in precedenza da tutto il movimento pallavolistico, ma tutte le volte naufragato. Ed anche quest'anno le cose sembrano complicarsi. Il trasferimento di Piacenza a Milano, sussurrato da più parti, appare ancora in alto mare e diviene ogni giorno sempre più improbabile. Mentre Valter Lannutti, sull'ipotesi Torino, replica così: «Chiedete a chi viene dopo di me. Io da oggi lascio la presidenza, la cosa non è più di mia competenza».

SUPER LEGA

La Lega Volley intanto ha proposto il progetto di una “Super Lega” alla Federazione, che ora sta valutando. Il nuovo campionato dovrebbe prevedere 14 franchige, quindi non passibili di retrocessione, che vanterebbero una licenza quinquennale. I presidenti dei club hanno anche chiesto che la nuova “Super Lega” preveda gli stranieri extracomunitari liberi. Ma proprio su questo punto la discussione è aperta e le opinioni contrastanti, con la Federazione che preferirebbe mantenere lo stato attuale delle cose. Il problema principale rimane trovare 14 società in grado, economicamente parlando, di sopravvivere per cinque anni e garantire investimenti per allestire formazioni competitive.

SQUADRE IN CRISI

Piacenza e Cuneo, due delle formazioni più vincenti negli ultimi anni, come detto hanno il proprio futuro appeso ad un filo. Di fianco a queste, molte altre possono vantare diversi problemi: Vibo, rimasta in vita lo scorso anno solamente grazie a prestiti di alcuni giocatori da parte delle squadre più in salute finanziariamente, anche quest'anno vede il suo futuro incerto. Latina e Città di Castello dovranno combattere per riuscire a sopravvivere mentre Ravenna, con la società felicissima per l'Europa acquisita, potrebbe perdere il proprio main sponsor (CMC). Con Padova promossa in A1 direttamente e Monza e Cantù a battagliare per la promozione ai playoff di A2 si chiude un campionato che vedrà solamente tre squadre investire: Modena, Perugia e Macerata.

E allora a cosa servirà questa tanto desiderata Super Lega?