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Notte di follie, il Napoli strappa la Coppa

Notte di follie, il Napoli strappa la Coppa

Dopo l’inizio ritardato per i gravi disordini, gli azzurri infrangono le speranze della Fiorentina e conquistano il trofeo

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ROMA. È il Napoli ad alzare in trionfo per la quinta volta la Coppa Italia 2014, iniziata con 45’ di ritardo in un clima surreale, con disordini, fischi all’inno di Mameli dei tifosi del Napoli, con cori discriminatori della curva viola ai rivali e soprattutto con dieci feriti per il clima di guerriglia urbana scatenatosi prima della partita fuori dallo stadio Olimpico di Roma.

Il Napoli passa in vantaggio all’11’: delizioso lancio di Hamsik per Insigne che fulmina Neto; la Fiorentina è soggiogata dagli azzurri ed al 14’ Rodriguez evita d’un soffio l’autorete. Ma il respiro dei viola resta corto, Insigne è implacabile e raddoppia al 17’ sfruttando una ripartenza di Higuain, che dopo una fuga fin sul fondo cede indietro all’attaccante che spara a rete, leggera ma determinante la deviazione di Tomovic che beffa Neto sulla sua destra.

La Fiorentina si risveglia e al 28’ Vargas riesce a superare Reina, dopo avere ricevuto un passaggio all'interno dell’area che lo mette uno contro uno con il portiere e lo buca sul palo sinistro. Rabbiosa la reazione del Napoli, che con Insigne e Callejon esalta le doti di Neto. Il gol siglato da Vargas ha l’effetto di riportare in partita i viola, che arrivano anche a segnare una seconda volta ma Orsato fischia una posizione irregolare di Aquilani.

Nella ripresa il ritmo si fa meno frenetico, Benitez dispone i partenopei con maggiore cura per il pacchetto arretrato e la FIorentina si accorge di quanto peso abbiano le assenze dell’infortunato Mario Gomez e dello squalificato Cuadrado. Hamsik al 14’ è graziato da Orsato, che non punisce un suo intervento particolarmente duro, e pochi minuti dopo esce per far posto a Mertens, con il quale il Napoli ritenta a rendersi maggiormente incisivo. La Fiorentina sale con il suo gioco, Montella sceglie di ripresentare dopo cinque mesi Pepito Rossi (per la gioia di Prandelli, seduto in tribuna). Mati Fernandez, nel frattempo, impegna Reina in una deviazione in angolo dopo una bordata dalla distanza. Il Napoli rompe l’assedio e fallisce in contropiede con Pandev il gol del 3-1 al 29’. C’è più Fiorentina, però, anche perchè al 34’ Inler commette un brutto fallo su Ilicic e finisce fuori.

È il 39’ quando Ilicic si mangia la migliore occasione solo davanti alla porta di Reina, poco dopo ci prova Matri ma la fortuna non è con lui e i 30.000 della Nord tirano un sospirone di sollievo. La Fiorentina le prova tutte sino alla fine, con Pizarro stoico per impegno, Fernandez ritenta al 41’ ma la palla è out. Mertens è freddo e fresco al 47’ a sfruttare una ripartenza e a battere Reina per il sigillo definitivo al match e l’inizio dei cori di festa.