Camposanto si salva solo ai supplementari Quarantolese va giù
Prima C Playout. Il derby si chiude in parità al 90’ La squadra di mister Cestari prima soffre poi ne fa tre
CAMPOSANTO. La Virtus Camposanto è salva, Quarantolese in Seconda. È il verdetto di una sfida infinita, decisa solo ai supplementari. Sono i padroni di casa ad andare subito in vantaggio. Calcio di punizione contestato dalla sinistra e inzuccata vincente di Mazzali. Dopo 3’ i biancoverdi (ieri in tenuta nera) sono avanti. La squadra di Cestari ha una buona occasione con Ferraresi, poi giunge il pari. Trevisani ruba palla a centrocampo e lancia Vanzini. Destro dai trenta metri che sorprende Bottura e s’insacca sul secondo palo. Al 10’ di nuovo equilibrio. La Virtus torna a farsi sotto nella ripresa. Dapprima è Lizza a calcolare le misure su calcio di punizione al 56’. Cinque minuti dopo i padroni di casa reclamano un calcio di rigore: l’azione prosegue e Russo calcia addosso a Baraldini. Il numero uno è poi super di piede su Sintim. Al 75’ va in rete Russo su cross del numero nove, ma è in fuorigioco. Si va dunque ai tempi supplementari. La Quarantolese deve dare il tutto per tutto: in caso di pareggio al 120’ sarebbe retrocessione. Dopo sette minuti Mantovani sfiora la rete con un destro velenoso dal limite. La benzina inizia a scarseggiare, mentre i ragazzi di Cestari non sono ancora in riserva. All’undicesimo del primo supplementare Sintim inventa una perla che spacca in due l’incontro. Controllo e tiro dai 30 metri che si adagia sotto l’incrocio alla destra di Baraldini. Gli ospiti devono segnare adesso due reti per rovesciare le sorti della stagione e mandare in Seconda la Virtus. Una speranza che viene vanificata 2’ dopo l’inizio del secondo supplementare. Punizione chirurgica di Lizza dai 25 metri: la palla supera la barriera, sfiora i guanti di Baraldini, colpisce il palo ed entra. L’ultimo sussulto ospite è un cross preciso per la testa di Trevisani. Il numero nove quasi non si aspetta che la sfera possa giungere a lui e non riesce a dare potenza. C’è ancora tempo per la rete di Luppi, l’ultima carta per il poker. Contropiede uno contro uno del numero sedici e rasoterra che supera l’estremo difensore avversario. È l’ultima emozione.