La Terraquilia ci crede: a Rubiera se va in finale
Pallamano. Carpi ha scelto il PalaBursi per l’eventuale sfida tricolore Lucchi: «Pubblico fantastico, questa è la nostra dimensione»
Tornare presto a Rubiera. L’entusiasmo in casa Handball Carpi non potrebbe essere più alto dopo il netto successo nella semifinale scudetto d’andata contro la Junior Fasano, già bestia nera dei biancorossi. La missione diventa, se possibile, più dura. Alla palestra Zizzi di Fasano occorre ripetere la prova di sabato senza avere alle spalle un super pubblico come quello visto a Rubiera. Al Pala Bursi c’erano duecentocinquanta biancoazzurri, ma quasi mille sostenitori tifavano biancorosso. Una presenza importante che s’è fatta sentire durante tutta la partita. «È la nostra dimensione giusta - ha aggiunto al termine Enrico Lucchi, presidente della società - il pubblico è stato fantastico». «Un bel pubblico - ha confessato Pablo Marrochi, capitano autore di cinque centri - sono sorpreso perché oggi c’erano più di mille persone, siamo abituati alla palestra di Carpi. Sono stati a tifare, a gridare per la squadra, per tutta la partita». «Speriamo di tornare a Rubiera - ha aggiunto Lucchi - perché vorrebbe dire che siamo arrivati in finale». Il club di viale Peruzzi ha scelto il palazzetto oltre Secchia anche per l’eventuale ultimo atto contro Pressano o Bolzano (all’andata è stato 23-21). Per il futuro si studiano ancora altre destinazioni, ma per il presente la “casa” è in viale Aldo Moro a Rubiera. Giovedì prossimo servirà un’altra impresa: non si giocherà a Martina Franca come la finale di Coppa Italia, ma il pubblico biancoazzurro sarà caloroso almeno come all’andata. «A casa loro ci sarà da lottare - ha concluso Luigi Malavasi, tarantola nera che ha parato anche tre rigori - noi ce la mettiamo tutta». In tutto l’anno la squadra di Ancona non aveva mai perso una partita e non aveva mai segnato “solo” ventuno reti in singola gara. La Terraquilia scenderà giovedì sul parquet forte di un vantaggio di otto reti, ma la sfida sarà tutta da conquistare. «Non ci possiamo rilassare», hanno affermato compatti Davide Serafini e Michele Skatar, allenatore e miglior marcatore con dodici reti. Inizio alle 19.30 con diretta Rai Sport 1.