Pillon ha eretto un bunker e il Carpi avanza
La riscossa con solidità difensiva e continuità. Palermo, la festa è iniziata dopo il pianto del Cabassi
Col quinto risultato utile consecutivo, il Carpi ha eguagliato la miglior striscia di questa stagione. La prima volta era accaduto sul finire del girone d'andata e aveva permesso ai biancorossi di agganciare per la prima ed unica volta il treno playoff.
Oggi, significa invece salvezza: non racimolare un paio di punti da qui al termine pare veramente fuori da ogni orizzonte logico. In fondo, Pesoli e compagni son pur sempre più vicini all'ottavo posto che al diciottesimo dell'indiavolato Cittadella.
Una "rinascita", quella carpigiana, fondata sulla ritrovata solidità della retroguardia. Il mediano davanti alla difesa, utilizzato a partire dal secondo tempo della gara contro il Trapani, insieme al recupero di alcuni infortunati, ha restituito le certezze smarrite a un reparto che in precedenza era già riuscito a non subire gol su azione per una decina di partite consecutive.
Con questo assetto, Colombi ha potuto concludere per ben tre volte imbattuto nelle ultime quattro. Anche in questo caso c'era un solo trascorso nell'annata, con Kovacsik tra i pali. Nelle otto complessive allenate da Pillon, il Carpi ha subito sette reti. Solo cinque squadre hanno saputo incassare di meno: Palermo e Cittadella ferme a quota quattro; Bari, Cesena e Spezia a sei. Nello stesso lasso di tempo, appare decisamente meno lusinghiero il dato relativo all'attacco.
Otto reti all'attivo sono un bottino piuttosto magro, ma c'è chi ha fatto di peggio: Siena, Avellino e Pescara con sei: Cesena, Novara e Reggina con sette. Il bilancio tra gol fatti e subiti dell'era Pillon restituisce un saldo appena positivo che consente al Carpi un perfetto andamento da metà classifica, sufficiente ad uscire dalla zona calda. Di più, anche considerati i continui infortuni che tormentano la truppa, era difficile fare. E in fondo, è probabilmente la zona che, posizione più posizione meno, riflette il valore della squadra.
Tanti i meriti di Bepi Pillon nel momento auutale dei biancorossi, ma ce n’è uno che il suo predecessore, Stefano Vecchi, può custodire con cura nell’album dei ricordi. Proprio il suo Carpi, infatti, è stata l’ultima squadra ad aver battuto il Palermo. Dopo il ko del Cabassi all’andata (1-0 rigore di Memushaj), la corazzata di Iachini non ha più perso.