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Di Francesco: «Noi capaci di vincere solo soffrendo...»

dall’inviato
Di Francesco: «Noi capaci di vincere solo soffrendo...»

Il tecnico: «Per 70’ siamo stati fantastici, poi la Fiorentina ha spinto e s’è rischiato. Berardi merita un monumento»

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FIRENZE. In zona mista ad Eusebio Di Francesco brillano gli occhi. Nemmeno il finale thrilling ha tolto serenità all’allenatore neroverde, del resto il suo Sassuolo ha piazzato un colpo forse decisivo in ottica salvezza. «Per settanta minuti siamo stati eccezionali, la squadra ha giocato il calcio che piace a me. Ci siamo presentati a Firenze con tre attaccanti più Missiroli trequartista, una cosa non da tutti ma questo è il mio calcio, so giocare solo così». A chi gli chiede un commento relativo alla sofferenza nel finale è laconico: «Noi non sappiamo vincere senza soffrire, è sempre così. Non a caso nell’intervallo avevo chiesto ai miei giocatori di segnare il quarto. Mi hanno accontententato anche se poi è venuta fuori la Fiorentina che ha spinto tantissimo». Montella ha dichiarato che “il calcio vive di episodi e il rigore spezzato l’equilibrio” ma Di Francesco preferisce commentare la prestazione e non gli episodi singoli che hanno caratterizzato una partita dall’andamento pazzesco: “Nel Sassuolo ho visto lo spirito che mi piace, quella spigliatezza che chiedo sempre ai ragazzi. Quando la Fiorentina ha reagito, ed era prevedibile che avvenisse dopo il primo tempo, ho apprezzato la capacità anche di soffrire da parte dei miei ragazzi, solo sul gol di Cuadrado abbiamo commesso un errore di posizione che ci è costato caro».

Dopo tre vittorie di fila in trasferta, il Sassuolo domenica cercherà di tornare al successo anche al Mapei Stadium: «In palio ci sono altri punti fondamentali, dunque col Genoa cercheremo di fare un’altra prestazione importante e magari di coronarla con una vittoria. Il successo qui al Franchi ci consente di fare un significativo passo avanti in classifica ma tutto è ancora in ballo, dunque restiamo coi piedi ben piantati per terra e con la testa solo rivolta al Genoa. Quel che conta - aggiunge Di Francesco - è che come vado dicendo da diverse settimane il Sassuolo è una squadra viva e più che mai convinta di poter raggiungere il traguardo. Con umiltà - ammonisce il condottiero neroverde - quella non deve mai venire meno. Alla fine mancano 180 minuti e, come dimostrato qui a Firenze, tutto è possibile».

Impossibile invece sorvolare sull’argomento Berardi, il vero man of the match al Franchi con una tripletta che nel primo tempo ha annichilito i viola. E Di Francesco non si fa pregare: «Questo ragazzo meriterebbe un monumento. Ha già segnato 16 gol in 27 partite nella stagione d’esordio in serie A e, se non sbaglio, di recente è uscito dal campo fischiato. A 19 anni si possono commettere degli errori ma Berardi sta maturando in fretta. Sono orgoglioso della sua prestazione così come quella di tutti i suoi compagni». (star)