Sassuolo, un capolavoro da salvezza e col brivido
Berardi annienta la Fiorentina in 42’ ma nel recupero Pegolo evita il 4-4
INVIATO A FIRENZE. Per 75 minuti troppo Sassuolo per una Fiorentina che si è svegliata solo negli ultimi 20, rischiando di pareggiare una partita che i neroverdi conducevano 4-1. Si dice che le motivazioni facciano la differenza, al punto da annientare una differenza in classifica di 33 punti. Il calcio, specialmente nelle ultime giornate, fugge da ogni logica e ieri sera al Franchi se n'è avuta la riprova: una Fiorentina scarica e demotivata per trequarti di gara, si è fatta infilzare dal Sassuolo che, nonostante un finale vietato ai deboli di cuore, ha vinto con merito tornandosene a casa con 3 punti salvezza pesanti come un macigno. La deludente esibizione dei viola non deve per nulla inficiare la grande prova dei neroverdi, tosti e concentrati, capaci di piazzare un eloquente 0-3 in 42 minuti, griffato dalla tripletta di Berardi. Proprio lui, l'uomo di maggior talento che - dopo essere già stato decisivo a Verona col Chievo - nella partita che può valere una stagione ha deciso di tornare fenomeno, agevolato nel compito dall'allegra difesa fiorentina. Nella ripresa la perla di Sansone, di gran lunga il più bel rinforzo di gennaio insieme a Cannavaro. E su questa impresa non poteva mancare la firma in calce di Pegolo che al 91', con un ririflesso strepitoso, ha negato il gol del 4-4 a Rossi. Col successo del Franchi il Sassuolo vola così a quota 31, scavalcando in un sol colpo Bologna e Chievo, scavando un margine di due lunghezze sulla zona retrocessione.Quella che sembrava un'impresa disperata ora è più che mai possibile: con 10 punti nelle ultime 5 partite il Sassuolo si è messo nelle condizioni di poter scrivere un finale esaltante.
MONTELLA CAMBIA
Montella rimescola le carte (forse pure troppo) nella sua Fiorentina post Coppa dove si rivede Cuadrado: tra i pali gioca l'ex neroverde Rosati, poi spazio ad altri rincazi come Diakitè, Mati Fernandez e Wolski. Nel Sassuolo rientrano Biondini, Missiroli (che fa il regista alle spalle delle tre punte) e Berardi con Chibsah al posto di Magnanelli.
PICCOLO TROTTO
A rompere gli indugi è Sansone che, a cavallo del quarto d'ora, si beve tutta la difesa gigliata ma il suo tiro, sporcato da una deviazione, è smanacciato in angolo da Rosati. La risposta viola è immediata ma Mati Fernandez cincischia a tu per tu con Pegolo. Matri sciupa clamorosamente un contropiede due contro due servendo male Cuadrado. Poi è ancora Rosati a disinnescare una staffilata di Gazzola.
BERARDI SHOW
Il risultato si sblocca al 22': Sansone si incunea in area, palla dietro a Biondini il cui tiro è stoppato col gomito da Borja Valero: è rigore che Berardi non sbaglia. Il Franchi s'infiamma ma la Fiorentina crea solo un paio di occasioni con Matri e Cuadrado. Nelle ripartenze il Sassuolo continua ad essere devastante. Come al 33' quando l'imprendibile Sansone trova il corridoio per smarcare Berardi che, di prima intenzione, piega le mani all'incerto Rosati: 0-2.
TRIS E FISCHI
La Fiorentina si getta in avanti ma con poca lucidità e lasciando sguarnita la difesa. I neroverdi ne approfittano, pungono ancora al 39' ma la bomba di Zaza va a scuotere il palo alla destra dell'esterrefatto Rosati. I tifosi di casa iniziano a fischiare i propri, irriconoscibili beniamini. Al 42' Rodriguez la combina grossa facendosi rubare palla nella propria area da Zaza, impietoso Berardi nello scaraventarla in rete con un preciso diagonale. Per lui gol numero 16 in 27 partite.
POKER SANSONE
Dopo 11 minuti dalla ripresa delle ositilità Longhi tocca in area Joaquin, appena entrato per Wolski. E’ ancora rigore che Rodriguez trasforma spiazzando Pegolo. Il tifo viola riprende vigore, anche perché inizia a scaldarsi Pepito Rossi. Zaza potrebbe richiudere il match al 63' ma, smarcato solo davanti a Rosati da Berardi, il numero 10 riesce nella difficile impresa di calciare fuori. Il rimpianto dura meno di 60”, ovvero il tempo necessario a Sansone per mettere a sedere mezza difesa della Fiorentina e servire il poker.
EFFETTO PEPITO
Saper gestire le partite non è nel dna del Sassuolo che riesce a complicarsi la vita, forse convinto di aver già archiviato la pratica. Prima arriva il gol di Rossi, subentrato da soli 7' al fischiatissimo Matri. Di Francesco non si copre e cambia una punta per una punta (Floccari per Zaza). Il bello - per i padroni di casa- arriva quando Cuadrado, approfittando di una difesa neroverde sbilanciata, al 75' azzecca il pallonetto del 3-4 che trasforma il Franchi in una bolgia. Il tecnico neroverde corre ai ripari e mette Ziegler per Sansone.
MIRACOLOSO PEGOLO
Nel finale si accendono gli animi per colpa dei crampi di Berardi che lascia in dieci il Sassuolo nei 6, interminabili minuti di recupero. Al 91' Pegolo è miracoloso sulla deviazione ravvicinata di Rossi strozzando l'urlo in gola ai 30mila del Franchi.
@Star_70_
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