La Terraquilia sfida Fasano con otto reti da difendere
Pallamano Serie A. Questa sera (ore 19,30) gara 2 della semifinale tricolore Cambio campo: si gioca a Noci. Serafini: «Vietato sottovalutarli, si parte da 0-0»
Sessanta minuti per l’impresa. La Terraquilia Carpi cerca stasera (inizio alle 19.30) la prima finale scudetto della sua storia. Non sarà semplice. La Junior Fasano cercherà in tutti i modi di riscattare la netta sconfitta subita a Rubiera (29-21) spinta dai sostenitori di casa. Tifosi che potranno contare su una maggiore capienza nelle ultime ore. La società ha chiesto e ottenuto di disputare la gara decisiva al Pala Intini di Noci, che può contare ospitare fino a mille persone, vista la scarsa disponibilità della palestra Zizzi. Ecco che allora i circa venticinque fan partiti stanotte da Carpi rischiano di diventare un puntino biancorosso in una marea biancoazzurra. I pugliesi sostengono che così si favorisce «il maggior afflusso possibile di spettatori, la massima sicurezza degli stessi ed il regolare svolgimento della semifinale di ritorno». Tre le possibili chiavi per i carpigiani: Malavasi, Skatar e la difesa. Il numero uno dell’Handball ha vinto il confronto con Fovio (portiere della nazionale e già scudettato con Bolzano) in gara 1, parando di tutto, compresi tre rigori. L’italo-croato ha diretto con autorità l’attacco: non solo i dodici centri messi a segno, ma una semplicità di esecuzione e un’esemplare “carica” per i compagni. La retroguardia, al Pala Bursi, è stata straordinaria: solo un giocatore (Rubino) ha superato le cinque reti nella peggiore prestazione offensiva di una squadra che non aveva mai conosciuto sconfitte prima d’allora. Un simbolo su tutti è stato l’imbrigliamento di Maione, altro ex bolzanino tricolore, il cui apporto è stato minimo rispetto alla finale di Coppa Italia, vinta dai pugliesi al quarto supplementare. Sono queste le basi su cui può partire la squadra di Davide Serafini per disputare un’altra prestazione da antologia. Coach “Stecca” ha detto che i suoi ragazzi non si possono adagiare su quanto fatto all’andata. «Giocare per vincere è l’unica strada - ha spiegato prima della partenza - Fasano ha mille risorse, sono convinto che se giocheremo per gestire sarebbe il massimo errore che possiamo fare». Dall’altra parte, Francesco Ancona ha caricato ancora di più i suoi. «Siamo consapevoli del vantaggio che il Carpi ha ottenuto in gara 1, ma a me ed alla mia squadra piacciono le missioni impossibili. Sappiamo che ne riuscirà una prima o poi, e l’anno scorso ci è mancato veramente poco …».
Arbitra il duo Chiarello-Pagaria. Inizio alle 19.30 con diretta su Rai Sport 1. Sabato si gioca il ritorno tra Bolzano e Pressano. All’andata i trentini avevano sorpreso i campioni d’Italia 23-21 nel remake della scorsa finale. La seconda sfida parte alle 19.