A Maranello sono prudenti
Il direttore tecnico Allison: «Stiamo imparando a sfuttare meglio le nuove regole»
Con il Gran premio di Spagna prende il via la fase europea, periodo in cui i team possono migliorare le monoposto con un ritmo più serrato. Inoltre, le tre settimane di pausa tra il Gp della Cina e quello in programma a Barcellona hanno dato modo ai tecnici di pensare e realizzare molte soluzioni per migliorare le performance delle vetture.
Corsa ai rimedi. La Sauber, una fra le quattro squadre ancora senza punti, ad esempio ha annunciato che porterà una versione della C33 più leggera, modificata nell’aerodinamica e, per quanto riguarda l’elettronica, un nuovo software per la gestione del motore. La Lotus di Grosjean e Maldonado, anch’essa a quota zero, tramite il direttore tecnico Nick Chester ha fatto sapere di aver lavorato soprattutto sulle mappature del motore e sull’aerodinamica: l’intenzione è quella di migliorare la resa delle gomme e tornare protagonisti sia a Barcellona sia nella prossima gara di Monte Carlo.
Prudenza a Marenello. La Ferrari, archiviato il primo podio dell’anno in Cina, è meno esplicita per quanto riguarda le novità che saranno introdotte sulla F14T. Il direttore tecnico James Allison ha raccontato che è sbagliato chiedersi se il vero potenziale della vettura è quello visto in Bahrein o quello visto in Cina, perché la vettura è stata modificata in modo significativo tra le due gare: «Non è stata solo questione di aver cambiato pista, è cambiata anche la nostra vettura». Inoltre, sottolinea Allison, procede a gonfie vele il processo di adattamento alle nuove regole: «Stiamo imparando come tirare fuori le prestazioni dalle nuove regole» per cui «contiamo di riuscire a rendere la nostra vettura più competitiva». Qual è quindi il reale valore della F14T? «La chiave per una stagione positiva è continuare a migliorare a ogni gara. Se riusciamo a portare un aumento significativo di prestazione alla nostra monoposto in ciascuna delle prossime gare continueremo a vedere dei passi avanti e riusciremo finalmente a definire il vero valore della F14T, al di là della sua resa in una gara in particolare» è la risposta del tecnico britannico.
Il ruolo di Mattiacci. Mentre si lavora sulla vettura, l’avvicendamento Domenicali-Mattiacci ha prodotto uno snellimento delle procedure interne per rendere la squadra più reattiva anche da un punto di vista decisionale. Un organico con meno consulenti e qualche innesto in settori chiave richiederanno ancora del tempo per entrare a regime, mentre è stata avviata una collaborazione più stretta con i fornitori esterni per ridurre i tempi di attesa delle richieste provenienti da Maranello. In una fase di assestamento come quella che sta vivendo la Rossa è poi normale che faccia notizia anche la visita alla Ferrari di Ross Brawn, artefice della rinascita Mercedes. «È stata una visita di cortesia» nel corso di una vacanza con alcuni amici, ha però spiegato il 59enne ex direttore tecnico. Sarà vero?
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