Gazzetta di Modena

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Terraquilia, è sfumato il sogno scudetto

di Gabriele Farina

Pallamano. Carpi, condizionata dall’infortunio di Skatar e da un pessimo primo tempo, rimontata ed eliminata da Fasano

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NOCI. S’infrange in semifinale il sogno scudetto della Terraquilia. La Junior Fasano ribalta la sconfitta dell’andata (29-21) con un 29-19 che elimina la squadra di Serafini dalla lotta per il titolo. Decisivi l’infortunio al polpaccio di Michele Skatar e un primo tempo disastroso, chiuso con appena sei reti e un blackout di oltre dieci minuti senza segnare un gol. In un palazzetto gremito, i biancoazzurri partono subito in quarta. La prima rete porta la firma di Beharevic, il migliore in campo nonostante la botta rimediata con Marrochi nei primi minuti di gioco. Immediato il pari, siglato Pieracci. I biancorossi faticano a entrare in partita, i padroni di casa non hanno bisogno di stimoli e ringraziano. Marrochi guida la carica siglando il meno tre (6- 3), poi Maione e soci allungano. La difesa fatica, i pugliesi trovano varchi e si portano 12-4 al 22’, pareggiando di fatto l’andata. Serafini ricorre al timeout e chiede ai suoi di alzare la testa. L’inerzia non cambia: Pagano, Rubino e De Santis siglano il più undici mentre i biancorossi non riescono a bucare un attento Fovio per oltre dieci minuti (parziale dall’8-4 al 15-4). La scossa la danno Marrochi e Piccinini (cecchini dai sette metri) per il 15-6 con cui si va all’intervallo. I ragazzi di Stecca cominciano con un altro spirito nella ripresa. Sperti (il migliore dei suoi) realizza sei reti, tra cui la prima e l’ultima dei suoi. Gli ospiti risalgono fino al 15-8, poi i biancoazzurri tornano alla carica e con Messina tornano avanti di nove (18-9). L’ala di Conversano riporta i biancorossi a meno sette (18-11), però mancano ancora oltre venti minuti alla fine. Si combatte punto a punto, con Beharevic che sfonda da ogni posizione e i carpigiani che si affidano ai sette metri e alle giocate. Al 50’ entra Skatar, sul 24-16, con una vistosa fasciatura al polpaccio. Sperti e Bellotti illudono (24-18), poi il montenegrino lancia la volata decisiva: 27-18. Fovio si esalta su Marrochi, poi chiude su Skatar a trenta secondi dalla fine: è il segno della resa. In finale va quindi la Junior Fasano, che attende la vincente della gara di domani tra Bolzano e Pressano, nel remake dell’ultimo atto dello scorso anno. All’andata è finita 23-21 per i trentini. Per la squadra di Serafini, che aveva chiesto la massima concentrazione nonostante il + 8 di Rubiera, il rimpianto di oltre un sesto di gara senza sbloccare il punteggio. Per la terza volta in un anno la Junior Fasano si conferma una bestia nera, dopo i quarti dello scorso anno e la finale di Coppa Italia.