È la notte di Zanetti e l’Inter gli regala il ritorno in Europa
San Siro si commuove per l’addio al calcio del capitano I compagni ribaltano la Lazio e si qualificano per le coppe
MILANO. Nella notte di Javier Zanetti che saluta San Siro dopo 857 partire giocate con la maglia dell’Inter, la squadra di Walter Mazzarri travolge la Lazio per 4-1 e ritrova l’Europa dopo un anno di Purgatorio. L’Inter con 60 punti chiude ogni discorso almeno per il sesto posto, per cui ora bisognerà solo vedere se sarà accesso diretto ai gironi di Europa League o attraverso i preliminari. Con la netta sconfitta di ieri sera, invece, la Lazio di Reja dice addio alle chance di inserirsi nel discorso europeo a meno di miracoli.
In un Meazza vestito a festa per celebrare degnamente il capitano dell’Inter, con il presidente onorario Massimo Moratti e il presidente attuale Erick Thohir che assistono dalla panchina ai minuti finali, i nerazzurri trovano in Kovacic il faro del centrocampo e in Palacio, Icardi e l’ex Hernanes i finalizzatori. Mazzarri lascia in panchina Zanetti a cui darà spazio nella ripresa e si becca all’inizio i fischi di San Siro. Le cose sembrano precipitare perché dopo due minuti la Lazio passa in vantaggio. L’Inter però dopo cinque minuti trova il paraggio con Palacio e al 34’ ribalta il punteggio con Icardi. La Lazio accusa il colpo e dopo tre minuti cade di nuovo sotto i colpi di Palacio. Un autentico boato accoglie l’ingresso in campo di Zanetti al 7’ del secondo tempo. Il difensore argentino prende il posto di Jonathan e indossa la fascia di capitano per quella che sarà la sua ultima partita ufficiale in casa con la maglia nerazzurra. Poco dopo Mazzarri rende omaggio anche a Milito, un altro dei protagonisti del Triplete, che si congeda anche lui da San Siro entrando al posto di Palacio. La Lazio prova a riaprire la partita e il protagonista diventa Handanovic con tre interventi prodigiosi. Quindi Hernanes chiude i conti a il finale è una lunga attesa per la grande festa di Zanetti, che scatta dopo il tentativo di invasione di un tifoso, accompagnato fuori dallo stesso capitano nerazzurro.