Pinsoglio, una risposta anche a Zeman
Il portiere rivelazione dei gialli era stato stroncato a Pescara del tecnico boemo
«Pinsoglio? Non sapevo se ne fosse andato». E ancora: «A Pescara ero partito con Pinsoglio, poi ho cambiato perché non parava». Queste sono solo due delle velenose frasi che Zdenek Zeman ha riservato a Carlo Pinsoglio: sei mesi di convivenza a dir poco difficili tra i due nella stagione 2011/12 a Pescara, chiusi con la cessione del portiere al Vicenza. Ora la musica è cambiata per Pinsoglio, che sta vivendo la migliore stagione della sua carriera, confermando quel talento mostrato nelle giovanili della Juventus. L'apoteosi l'ha raggiunta sabato quando ha ipnotizzato Sansovini bloccando un rigore decisivo, ma è la continuità di rendimento che lo ha reso uno degli elementi imprescindibili della squadra di Novellino. Un solo neo nel campionato, il gol subito contro il Siena all'andata da Rosseti, per il resto tanta sicurezza e alcuni interventi da incorniciare: Pinsoglio è l'emblema del portiere moderno, bravo con i piedi, coraggioso in uscita e padrone dell'area di rigore. Non ce ne voglia Zeman, che quando si parla di attaccanti non ha rivali, ma su Pinsoglio deve recitare il mea culpa. (gib)