Milan, Berlusconi scarica Seedorf: «Sono insoddisfatto»
Borsino panchina: Inzaghi in calo, Spalletti e Donadoni su Le scuse di Galliani al tecnico rossonero per il «matto» in tv
MILANO. Silvio Berlusconi è «insoddisfatto» del suo Milan, di come gioca, dei risultati e, pure se non lo dice esplicitamente, anche del suo allenatore. Il presidente da qualche giorno non dribbla più il tema e l'escalation di commenti tutt'altro che entusiasti sembra destinata a culminare con la cacciata di Seedorf.
«Stiamo già lavorando per il Milan del futuro» ha annunciato a Sportmediaset l'ex premier giurando di comprendere la delusione dei tifosi: «Soffro come loro. In più ci metto il grano, quindi io soffro un po’ di più. Mettiamo alle spalle questa stagione e guardiamo avanti, vogliamo tornare a essere protagonisti». Difficilmente il piano comprende l'olandese che lo stesso presidente ha scelto a gennaio. I vertici rossoneri danno a Seedorf qualche responsabilità per l'esclusione dall'Europa League, quasi certa dopo il ko con l'Atalanta. L'olandese in mattinata ha ricevuto la telefonata di Galliani che si è scusato per averlo definito «matto» spiegando ad Alan, il 14enne figlio della compagna, come mai a Bergamo fosse titolare Honda e non Taarabt: nessuna intenzione di offendere, è stata un'espressione gergale senza retropensiero, ha spiegato l'ad all'allenatore. Il caso diplomatico aperto dal labiale catturato dalle tv è archiviato, ma non sarà certo una telefonata definita cordiale e distensiva a risollevare il rapporto fra Galliani (che a sua volta ha ricevuto al telefono le scuse del presidente dell'Atalanta Antonio Percassi per il lancio di banane a Constant) e Seedorf. L'epilogo sembra ormai segnato, resta solo da capire come e quando si consumerà. «Decideremo alla fine della stagione. Dopo la prossima partita riuniremo il consiglio e il consiglio, sentendo naturalmente il parere del presidente, prenderà una decisione» ha ribadito Berlusconi che potrebbe anche attendere le elezioni Europee del 25 maggio per tirare le somme. Quanto al successore l'impressione è che si voglia puntare su un italiano con esperienza. Questo identikit taglierebbe fuori Inzaghi, non darebbe troppe chance a Montella, lascerebbe in corsa Spalletti, Mancini, Donadoni, e non si possono escludere sorprese. Di certo il prossimo allenatore per far felice il presidente dovrà migliorare il gioco e riportare Balotelli (sempre che in estate non sia ceduto) al centro dell'area. Il gioco «non mi soddisfa affatto. Quindi credo che dovremo anche riflettere su questo - ha detto Berlusconi - Balotelli ha grandissime potenzialità, anche con l'Atalanta ha mostrato un tiro in porta eccezionale ed è stato sfortunato perché ha colpito il palo. Deve imparare a fare la prima punta, perché secondo tutti noi è una prima punta. Lui fino ad adesso non ha ancora imparato».