Il dg Bonato: «Sassuolo, è stato un capolavoro»
«Una stagione turbolenta ma alla fine abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi Vogliamo ripartire da Di Francesco e Berardi, consolideremo la squadra»
«La salvezza? Un capolavoro». Nemmeno per la promozione in A Nereo Bonato aveva scomodato una simile definizione. Come a gennaio, quando aveva svelato cifre e retroscena del mercato di riparazione, il direttore generale si rimette davanti ai microfoni e alle telecamere per raccontare tutto o quasi sulla seconda parte della stagione neroverde. Una conferenza stampa extralarge, per tracciare un bilancio di fine campionato e per cominciare a tratteggiare il Sassuolo che verrà.
MISSIONE COMPIUTA Una navigazione quasi sempre turbolenta ma, alla fine, l’approdo al porto della salvezza. Dalle parti di Piazza Risorgimento la festa non è ancora finita: «Ci sono state difficoltà e anche errori – ammette Bonato - ma alla fine l’obiettivo prefissato è stato raggiunto e per questo siamo tutti molto soddisfatti. E se nelle ultime 10 stagioni (quelle del Sassuolo targato Mapei, ndr) abbiamo centrato l’obiettivo 9 volte, forse non è un caso… La soddisfazione più grande è aver fatto scelte difficili e alla fine essere stati premiati. Ai ragazzi ho detto che, grazie all’aiuto di tutti, abbiamo fatto un vero capolavoro».
TRA ESONERI E RICHIAMI «A Sassuolo non siamo abituati a certe situazioni. L’esonero è stato un passaggio decisivo della stagione, nulla arriva per caso. Esonerare Di Francesco è stata una scelta dolorosa ma non dimentichiamoci che eravamo reduci da sei sconfitte in sette partite, l’ultima a Livorno, e bisognava invertire il trend. In quel momento non c’era il giusto coinvolgimento tra tutte le componenti, cosa che invece è accaduta col ritorno del mister, che è rientrato carico e motivatissimo ed è diventato il vero trascinatore del gruppo. L’esonero non ha cambiato la stima verso Di Francesco».
GENNAIO DECISIVO «Col mercato di riparazione abbiamo aggiunto qualità ed esperienza alla rosa e alcuni dei giocatori arrivati a gennaio si sono rivelati determinati. Cannavaro, Sansone e Biondini, certo, ma anche Mendes, Ariaudo e Brighi hanno dato un contributo importante. Il voto al mercato datelo voi, io mi limito a dire che è stato molto positivo».
METEORA MALESANI «Chi vive l’ambiente quotidianamente sa se un allenatore trascina il gruppo o no. Purtroppo Malesani non è riuscito a fare breccia nel gruppo».
SVOLTE «Sono d’accordo con Di Francesco: il ritiro di Abano Terme prima della gara col Bologna è stato decisivo per compattare il gruppo. E anche la grande prestazione con la Roma, nonostante la sconfitta, è servita a farci capire che l’impresa era ancora possibile».
CONTI IN ORDINE? «La stagione ci costa 13 milioni di “sbilancio”. E’ la differenza che c’è tra noi, che quest’anno dai diritti televisivi abbiamo portato a casa meno di 20 milioni di euro, e altre squadre che avevano i nostri stessi obiettivi, ad esempio il Bologna, e per i diritti però incassano circa 30 milioni. Grazie ad una proprietà come la Mapei siamo nelle condizioni di competere economicamente alla pari con queste realtà ma non è vero che spendiamo di più. E quest’anno abbiamo fatto degli investimenti che possono darci un vantaggio economico: Berardi, Zaza, Antei, Sansone sono giocatori nostri per metà che oggi hanno valutazione sicuramente più alta».
DI FRANCESCO TRIS? «Il rapporto con la società è ottimo e qui può crescere ancora. Lui chiede garanzie rispetto alla programmazione ma non vedo particolari ostacoli alla prosecuzione del nostro rapporto. Se poi dovesse arrivare una chiamata da un top team, com’è successo con Remondina, Allegri o Pioli, valuteremo insieme la situazione».
FUTURO «Ora abbiamo un gruppo da migliorare e da completare, non da rifondare. Berardi e Zaza? E’ ancora prematuro parlarne ma la nostra intenzione è trattenerli anche per la prossima stagione. Domenico è un ragazzo che vive di eccessi, nel bene e nel male, ma ha fatto grandi cose e un altro anno qui gli farebbe bene».
DECIDE SQUINZI «Lui è sempre stato presente al nostro fianco, nonostante gli impegni istituzionali è venuto spesso anche allo stadio. E’ soddisfatto anche lui e in questo momento è l’unica persona da cui il Sassuolo non può prescindere. La prossima settimana ci vedremo, come abbiamo sempre fatto a fine campionato, per impostare le linee guida della prossima stagione, quella del consolidamento. Sappiamo già ora che sarà difficilissima, tante squadre retrocedono al secondo anno in serie A: dovremo ridurre gli errori al minimo, ma questo primo anno ci servirà come monito».
SPERANZA ACERBI «Dalle ultime analisi le notizie sono positive. Se a luglio dovesse arrivare l’idoneità, potrebbe essere a disposizione per il ritiro».
Giacomo Gullo