Gazzetta di Modena

Sport

IL GIORNO DI JEREMY CHARDY

Roger viene, vede, perde. Guardandolo da casa a Wollerau cedere il passo a Jeremy Chardy, chissà cos’ha pensato l’adorata Mirka, madre delle gemelle Myla Rose e Charlene Riva, quasi cinque anni, e...

2 MINUTI DI LETTURA





Roger viene, vede, perde. Guardandolo da casa a Wollerau cedere il passo a Jeremy Chardy, chissà cos’ha pensato l’adorata Mirka, madre delle gemelle Myla Rose e Charlene Riva, quasi cinque anni, e dei gemelli Leo e Lenny, nati otto giorni fa: che è una fortuna ritrovarsi intorno il marito dopo nemmeno 48 ore di lontananza o che così sfuma il ricco premio degli Internazionali Bnl d’Italia? Chi la conosce (io l’ho solo vista spesso nell’angolo dello staff) giura che non ci sono dubbi sulla sua preferenza, ma lascio a voi indovinarla.

Quasi sapesse che non ci sarebbe stata una replica, il pubblico di Roma ha preso d’assalto il Centrale del Foro, roba che nemmeno la finale. Ha fatto bene, soprattutto perché nel primo set ha visto in campo un solo uomo, il suo beniamino svizzero (6-1, grazie a una disarmante fluidità di gioco), e poi ha potuto ammirare il francese numero 47 del ranking Atp prendersi con merito il secondo e terzo set per 6-2 7-6. Certo, il vento era fastidioso e il fondo veloce come i peggiori hard d’oltreoceano, ma sono condizioni che entrambi i giocatori pativano. A fare la differenza è stata la testa, e quella di Federer era rimasta nel Canton Svitto.

Poiché il 98 per cento del tifo ieri era per Der König, è di Jeremy che voglio dirvi. Intanto, che ha una bella faccia da attor giovine un po’ gaglioffo, che è nato 27 anni fa da una coppia borghese di Pau nel dipartimento dei Pirenei Atlantici, che ha vinto un solo torneo importante in carriera nel 2009 a Stoccarda, che si esalta quando deve affrontare i Top Ten: negli anni ha battuto Andy Murray, David Ferrer, Juan Martin Del Potro, Andy Roddick, Jo-Wilfried Tsonga. Per essere pignoli: nel 2012 al Masters 1000 di Cincinnati ha fatto polpette (6-4 6-4) di Murray, freschissima medaglia d’oro olimpica a Londra. Insomma, un castigamatti. Forse sarà questo che Roger dirà a Mirka per giustificarsi e contenerne la furia per un rientro tanto anticipato.

@claudiogiua

©RIPRODUZIONE RISERVATA