Maledizione Benfica, il Siviglia trionfa ai rigori
Portoghesi beffati dagli 11 metri a Torino, l’Europa League finisce nella bacheca degli spagnoli
TORINO. La maledizione di Bela Guttmann continua a imperversare sulla testa del Benfica. L’Europa League finisce nella bacheca del Siviglia che trionfa nella finalissima ai calci di rigore. L’anatema lanciato dall’ex tecnico di Eusebio e compagnia («per 100 anni non vincerete più un trofeo») non molla la formazione lusitana che per l’ottava volta è costretta alla resa proprio all’atto conclusivo di una competizione europea. Se la ride il Siviglia, formazione solida che in semifinale e nei quarti ha compiuto dei miracoli.
Spettacolo di colori allo Juventus Stadium. L’avvio è di studio. L’agonismo la fa da padrone e il primo a farne le spese è Sulejmani. Il talentuoso esterno portoghese è costretto ad uscire al 25’ del primo tempo. Cambiano i piani di Jorge Jesus che però non rinuncia al gioco offensivo. Nel finale di prima frazione i lusitani vanno vicinissimi al vantaggio. Maxi Pereira e Rodrigo mancano la stoccata vincente in piena area. Poco prima il lampo del Siviglia con Alberto Moreno che però conclude debolmente. Corsa e carattere anche nella ripresa, ma il risultato non si sblocca. Il Benfica sembra avere qualcosa di più rispetto agli spagnoli, ma fatica a trovare il varco giusto per far pendere la bilancia dalla propria parte. Inevitabili i supplementari.
Nell’extra time troppo alto il tasso di tensione tra i 22 in campo. Di occasioni se ne vedono pochissime. Bacca del Siviglia mette i brividi al Benfica, anche Gameiro ci prova con un fendente velenoso che tocca l’esterno della rete. Niente da fare. Si va ai rigori e dagli 11 metri gli spagnoli si trasformano in cecchini. Meno precisi i biancorossi che per due volte si fanno respingere le conclusioni da Beto. Comunque vada la finale di Champions sarà doppietta spagnola in Europa.